La Fondazione Gimbe avverte: “Tanti nuovi casi in una settimana. Serve un cambio di marcia”

I positivi superano quota 100.000. A fornire il quadro è il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe, che confronta i dati della settimana 3-9 novembre, rispetto alla precedente: “Per la terza settimana consecutiva si conferma un incremento dei nuovi casi settimanali e una media giornaliera più che raddoppiata in meno di un mese, da 2.456 il 15 ottobre a 5.870 il 9 novembre”.

Aumentano casi di Covid-19 in tutte le regioni italiane e l’aumento va dal 12,7% della Toscana al 75,3% della provincia autonoma di Bolzano. Nessuna per ora rischia di passare in zona gialla ma servono misure restrittive.

Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe dichiara: “In 3 Province si contano oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Trieste, Bolzano e Gorizia. Sono numeri che dovrebbero indurre gli amministratori locali a considerare restrizioni su base comunale o provinciale. Questo per evitare che la diffusione del contagio trascini l’intera Regione in zona gialla”.

Anche dal punto di vista ospedaliero, come spiega Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione, si registra un ulteriore incremento dei posti letto occupati da pazienti Covid: rispetto alla settimana precedente.

Nessuna Regione supera la soglia del 15% per l’area medica, mentre Friuli-Venezia Giulia (11%) e Marche (11%) superano quella del 10% per l’area critica. Gimbe, rispetto a questo, ricorda: “tali valori, a breve termine, ricorda Gimbe, non comportano il rischio di passare in zona gialla che, oltre all’incidenza settimanale superiore ai 50 casi per 100.000 abitanti, richiede contestualmente il superamento della soglia di occupazione del 15% in area medica e del 10% in terapia intensiva”.

Crollano del 75% in tre settimane le prime dosi di vaccino anti Covid e ancora 2,7 milioni sono gli over 50 da vaccinare. Mentre anche le terze dosi non decollano e anche le forniture di vaccini scarseggiano. È quanto rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che chiede un cambio di marcia per contenere la quarta ondata.

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