La storia di Giorgio Rosa e della sua isola è ora un film

La regista Sidney Sibilia ha dichiarato: “Stavo cercando una voce scientifica per Smetto quando voglio 2, quando mi sono imbattuto in ‘L’isola delle rose’ e ho così scoperto questa cosa straordinaria che non conoscevo e mi sono detto: perché mai non ci hanno fatto un film?“.

Così è nata la pellicola L’incredibile Storia dell’Isola delle Rose, un lungometraggio, nata dalla co-produzione internazionale di Groenlandia e Netflix che lo distribuirà dal 9 dicembre. Scritto dalla stessa regista insieme a Francesca Manieri, il film racconta appunto la storia vera di Giorgio Rosa e dello stato indipendente che fondò nel 1968 al largo di Rimini. Una mini nazione che incarnò alla stesso tempo l’utopia e il sogno di una generazione. Un sogno durato però molto poco perché la Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose fu fatta esplodere l’11 febbraio del 1969 dallo Stato Italiano.

La forza delle banda – dice Sibilia – si vede tutta in ‘Smetto quando voglio’ qui, invece, quello che conta è la forza del singolo. Nel 1968, mentre tutti volevano cambiare il mondo, Rosa se lo costruiva“.

Elio Germano, nei panni del protagonista Giorgio Rosa, che è perfetto, da quanto si è potuto vedere nel trailer, nel padroneggiare il dialetto romagnolo, fa un bel distinguo tra il mondo del ’68 e l’oggi: “Una delle cose che mi ha colpito di più parlando con i reduci di quell’avventura è il fatto che allora si faceva a gara nel distinguersi, nel fare le cose più strane, mentre ora tutti tendono ad omologarsi e ad avere più like“.

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