L’America e la sua settimana più lunga: otto giorni al “Biden Day”

L’America entra nell’ultima settimana “trumpiana” e poi sarà il Biden Day. L’ex presidente Trump continua a negare la sua presenza nel giorno dell’insediamento del neo eletto Presidente. Cosa che non farà, a quanto sembra, la figlia-consigliera Ivanka che ha annunciato al padre di voler partecipare alla cerimonia, per non mettere in cattiva luce la sua carriera politica.

In queste ore la Camera voterà sulla possibilità di impeachment contro Trump. La speaker della Camera Nancy Pelosi ha detto che l’Aula voterà mercoledì, sempre che Trump non si dimetta prima o se Pence non invocherà il 25esimo emendamento.

Ma ora una nuova minaccia si sta palesando sulle teste degli americani e della stessa America. Le minacce rivolte a Joe Biden e Kamala Harris su possibili “attentati” il giorno del giuramento. Resta, infatti,  altissimo il timore di proteste tra il 16 e il 20 gennaio in poi, in tutti i campidogli dei 50 Stati, da parte di organizzazioni di estrema destra come Boogaloo, stando all’allarme diramato dall’Fbi.

Un gruppo armato intende andare a Washington domenica prossima e ha messo in guardia su una possibile rivolta nel caso il Congresso rimuovesse il Presidente col 25esimo emendamento.ipt>

L’America ora sta con il fiato sospeso

L’Fbi sta monitorando le notizie di “varie minacce di possibili attacchi contro il presidente eletto Joe Biden in vista della cerimonia di giuramento” del 20 gennaio. Altre notizie indicano “minacce contro la vicepresidente eletta Kamala Harris e la speaker della Camera Nancy Pelosi“.

Biden ha detto che non teme di giurare all’aperto sul fronte occidentale di Capitol Hill. “Non ho paura di fare il giuramento all’esterno, siamo stati informati“, ha assicurato dopo l’allerta dell’Fbi, mentre alcuni ex dirigenti del Bureau consigliano di spostare la cerimonia all’interno del Parlamento per motivi di sicurezza.

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