Ritornano le Fiere dell’Arte Contemporanea. O almeno così si spera

Il mondo dell’arte contemporanea, oltre alle mostre in galleria nei musei o tramite le opere pubbliche, vive anche di fiere. E ogni anno nel mondo sono tantissime quelle che assolutamente non bisogna perdere. Ma come sappiamo benissimo la pandemia ha fermato anche questi eventi che non solo mandano avanti il mercato dell’arte, ma che ha tantissimi altri settori coinvolti.

Dalla ristorazione al pernottamento. Dagli allestitori ai trasportatori. Passando per uffici stampa, media e social manager fino ad arrivare alle imprese di pulizie. Il mondo delle fiere e in particolare quello delle fiere di arte contemporanea, è un grosso giro d’affari. E se vogliamo parlare di numeri sono circa 275 miliardi di euro nel mondo. Ovviamente si parla di tutte le fiere possibili e immaginabili. 

Nel 2019 oltre 4,5 milioni di aziende nel mondo hanno preso parte a fiere per un totale di 303 milioni di visitatori; solo in Europa i partecipanti sono stati 112 milioni e circa 1,3 milioni gli espositori, per un impatto economico, come detto, valutato intorno ai 275 miliardi di euro  contribuendo per circa 167 miliardi al Pil mondiale.

Se andiamo ad analizzare solo il mercato dell’arte contemporanea, il settore vede l’America in testa con un fatturato di oltre 3 miliardi con New York come piazza principale, seguito dal Regno Unito dove le belle arti muovono 2,5 miliardi di valore. Londra e New York rappresentano l’80% del mercato di fascia alta seguiti da Pechino, Hong Kong, Francia e Tokyo. Le fiere arte contemporanea in Italia ovviamente rappresentano solo una piccola parte del mercato globale.

L’interesse delle gallerie d’arte per le fiere

Per le gallerie italiane, prime per interesse verso il campo fieristico, le priorità con l’avvento del covid sono cambiate; se prima al centro delle preoccupazioni dei galleristi c’erano le fiere per il 79%, le mostre interne per il 62% e l’ampliamento del proprio bacino geografico per il57%, adesso in cima alla lista ci sono gli investimenti su vendite e mostre online per il 76%; la riduzione dei costi per il 73% e il consolidamento delle relazioni coi collezionisti che sono già clienti della galleria sempre per il73%; l’interesse per le fiere, per dare un’idea, è crollato al 20%.  E per il 2021-2022 la situazione cambia di poco: il 68% delle gallerie vuole continuare a investire sull’online, il 61% a espandersi geograficamente, e un altro 61% vuole consolidare le relazioni coi clienti. 

Quindi anche per il prossimo biennio possiamo capire che le fiere e tutto quello che gli gira intorno avrà grosse perdite.

Lottare sempre, arrendersi mai

Quindi se è vero che il mondo dell’arte contemporanea è messo in ginocchio da un anno e mezzo di blocco e chiusura, è anche vero che non vuole stare fermo e non sono da meno le fiere. Anche se ancora non si saprà bene cosa potrà succedere nei mesi che si avvicinano, le organizzazioni vanno avanti con la speranza di poter riaprire i battenti e accogliere di nuovo tutti coloro che amano l’arte e che senza di lei non possono fare a meno. Quindi di seguito andiamo ad elencare le fiere che ci potrebbero accogliere nei mesi “tranquilli” nella prima parte della stagione estiva e sempre che si possa tornare a viaggiare tranquilli. Ovviamente le modifiche saranno inevitabili. Ma continuiamo a sperare.

 

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