Leonardo con Vitrociset acquisisce commesse per il reattore Iter

Leonardo, attraverso la sua controllata Vitrociset, si è aggiudicata la gara indetta da Iter Organization per lo sviluppo delle infrastrutture diagnostiche del reattore e i relativi servizi di ingegneria. “Iter – ricorda una nota – è uno dei progetti più ambiziosi al mondo nel campo dell’energia”.

In Francia, nel Dipartimento delle Bouches-du-Rhône, 35 Paesi sono impegnati nella costruzione del più grande Tokamak mai progettato, una macchina che deve dimostrare che “la fusione – l’energia del Sole e delle stelle – può essere utilizzata per la produzione di energia elettrica su larga scala, basata su tecnologie sicure e proveniente da fonti rinnovabili”.

Il contratto prevede attività fino al 2026. Saranno svolte da personale Vitrociset, grazie a un team internazionale che conta oggi oltre 20 persone, fisici e ingegneri e che crescerà ulteriormente.

L’aggiudicazione di questa gara – indica Leonardo – “consente a Vitrociset di crescere e consolidare la sua presenza nel mondo Big Science, oggi di importanza strategica. L’azienda continuerà in questo modo a supportare le attività per l’accensione del primo plasma. Questo  rappresenta una sfida mondiale per realizzare un nuovo impianto di produzione di energia, basato su fonti rinnovabili, in grado di garantire sicurezza e affidabilità”.

Vitrociset (Leonardo) costruirà le infrastrutture diagnostiche del  reattore Iter

ITER, acronimo di International Thermonuclear Experimental Reactor, inteso anche nel significato originale latino di “percorso”, o “cammino”) è un progetto internazionale. Si propone di realizzare un  reattore a fusione nuceare di tipo sperimentale. Deve essere in grado di produrre un plasma di fusione con più potenza rispetto alla potenza richiesta per riscaldare il plasma stesso. Il reattore stesso è progettato per essere equivalente a un reattore di potenza zero.

Nello specifico, ITER è un reattore  deuterio – trizio in cui il confinamento del plasma è ottenuto in un campo magnetico  all’interno di una macchina denominata Tokamak.

L’ Italia è coinvolta principalmente nella progettazione e costruzione del sistema di sospensione magnetica. Il coinvolgimento italiano avviene tramite il  Consorzio RFX  e consiste nella realizzazione del sistema di riscaldamento tramite iniettori di neutri per fusione e del condotto di scarico dell’elio. Circa il 60% dei contratti industriali per la costruzione di ITER sono stati aggiudicati da aziende italiane.

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Redazione

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