Appena conclusa la cerimonia della deposizione della corona al Milite ignoto celebrato nell’Altare della Patria di Piazza Venezia a Roma. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è avanzato sulla scalinata preceduto da corazzieri in uniforme di gran gala e poi reso omaggio ai caduti. Tributo alle forze armate e ai civili che hanno perso la vita sotto la mano fascista e nella resistenza. Dieci mila solo i civili.
In linea le più alte cariche dei corpi armati italiani e del Governo dello Stato, i Presidenti della Camera e del Senato, il Ministro della Difesa. La celebrazione a pochi chilometri da quello che fu il ghetto romano, dai luoghi dei rastrellamenti che videro deportate più di 2mila persone da Roma verso la Germania. Fecero ritorno a casa in soli 11.
Questo 77esimo anniversario, nel suo cerimoniale, ha una differenza: è il primo dall’inizio della pandemia da Covid che si è celebrato anch’esso ‘liberato’. Assiepati infatti in tanti nel fondo della piazza romana i cittadini che hanno assistito all’evento a differenza degli ultimi due anni.
Tappa ad Acerra: 88 morti per mano di Hermann Goring nell’ottobre ’43
Il Presidente Mattarella ha poi ridisceso la scalea del Vittoriano. Dopo l’Inno d’Italia, alle 9:12, è salito sull’auto e ripartito. La giornata vedrà per il Capo di Stato un altro importante appuntamento, ad Acerra, nel Napoletano, città simbolo della resistenza. Nel piccolo comune campano, tra il primo e il 3 ottobre del 1943, infatti, la ferocia dei nazisti causò 88 morti accertati e numerosi dispersi per un massacro messo in pratica dal reggimento “Hermann Göring”.
A Roma e in tutta Italia tantissime le manifestazioni in corso che hanno messo insieme la causa e la memoria della liberazione del Paese dal fascismo, la celebrazione dell’eroismo partigiano con – impossibile far diversamente – uno sguardo verso Est, all’Ucraina e al suo popolo entrato oggi nel terzo mese di guerra.
