L’Italia deve restare unica e indivisibile

Studiando e leggendo i libri di Storia abbiamo imparato che l’Unita’ d’Italia è stato un lungo e tormentato processo storico di unificazione iniziato con la Prima guerra d’indipendenza nel 1848 e conclusosi con la proclamazione del Regno d’Italia nel 1861, dopo aver causato la morte di decine di migliaia di patrioti italiani  che hanno scelto di  lottare per realizzare uno Stato unito e sovrano.

Da allora l’unita’ dell’Italia non è mai stata messa in discussione, ne’ dal popolo, ne’ dalla politica e ne’ dai Governi italiani che si sono succeduti,  sino a quando nel 1989, nacque un partito politico separatista o se preferite federalista: la Lega Nord  per la Padania indipendente, fondato da Umberto Bossi. Da allora, i tentativi di fare dell’Italia una repubblica federale e di erigere muri tra il nord e il sud, sono stati molti, ma con scarsi risultati, sebbene oggi, con un Governo di cui fa parte la Lega, pur nella sua rivisitazione salviniana, la tendenza di ricorrere alle piene autonomie regionali è a un passo dalla realtà.

Ma allora ci si chiede: ci sono sostanziali differenze tra il nord e il sud d’Italia? Certo, ce ne sono molte,  come, del resto, ce ne sono molte anche tra gli abitanti del nord e del sud del pianeta e persino tra il nord e il sud dei singoli Stati dei cinque continenti.

E quindi?

Quindi le diversità geografiche, caratteriali, comportamentali, ma anche fisiche esistono in tutto il mondo tra appartenenti ai singoli Stati e esistono ovviamente anche tra gli abitanti del Nord e del Sud d’Italia. Ma le diversità non sono di certo un fatto recente, perché c’erano anche negli anni in cui il popolo italiano ha combattuto per riunificarsi e liberarsi dagli invasori, animato da un comune spirito unitario che ha superato i confini geografici tra regione e regione.

La condivisione dei valori universali non conosce confini, Lo scrittore, drammaturgo e critico musicale di nazionalità irlandese, George Bernard Shaw, Premio Nobel per la letteratura nel 1925, era solito ripetere: “Se tu hai una mela e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu e io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea ed io ho un’idea e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.”

Le idee, le proposte e il confronto reciproco saranno oggetto di un dibattito lunedì 13 marzo, alle ore 15.30, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma, dove si svolgerà il terzo incontro del “Cantiere delle idee – per costruire una società più giustae dal titolo  Una e indivisibile – Le proposte per unire l’Italia“. È il terzo evento realizzato su iniziativa della Vicepresidente del Senato, Senatrice Mariolina Castellone, con l’obiettivo comune a tutti gli incontri di promuovere una società più giusta attraverso la condivisione delle idee.

I relatori daranno vita a un sereno e costruttivo confronto su uno dei cavalli di battaglia del nuovo Governo, l’automomia  differenziata e sugli effetti che questa implica sia sulle diverse forme di assistenza sanitaria alla popolazione, che sulla diversa accessibilità ai servizi sanitari che l’autonomia comporta, accentuando, sempre più, il solco della diversità che si frappone tra il Nord e il Sud del Paese, fra i ricchi e i poveri, fra chi lavora e chi invece non riesce a trovare un impiego che gli consenta di vivere dignitosamente e in proposito, vale la pena di ricordare una frase,  pronunciata recentemente e di certo non a caso, da Papa Francesco: “La precarietà del lavoro uccide la dignità dell’uomo”.

L’obiettivo principe del  “Cantiere delle idee, vieppiu’ quello di lunedì 13 marzo, è di raccogliere e incubare proposte concrete per realizzare il sogno di una società più giusta, cercando di eliminare i divari e le disuguaglianze, sempre  più presenti nel nostro Paese, nello sforzo comune di garantire ai cittadini condizioni di vita più eque e più giuste.

Saranno almeno tre i focus dell’incontro: la riflessione e il confronto sul dissesto demografico che sta svuotando l’Italia, la tragedia del Covid, che ha assorbito molte, forse troppe, risorse dalla sanità pubblica e non da ultimo la scuola, che sembra, oramai, una vera e propria fabbrica in dismissione e la povertà in netta crescita, soprattutto con l’assottigliamento progressivo della fascia intermedia della popolazione, assorbita progressivamente da quella occupata dai più poveri.

Il Governo ritiene di essere in grado di affrontare e risolvere questa crisi così profonda anche con l’adozione di provvedimenti correttivi, quali l’abolizione o la rimodulazione per difetto del reddito di dignità (Rdc), l’istituzione dell’autonomia differenziata, da sempre cavallo di battaglia di una parte minoritaria dell’attuale maggioranza che governa il Paese.

Provvedimenti ai quali, come legittimamente consente la Costituzione di un Paese democratico quale è l’Italia, si oppone, tuttavia, una larga fetta della popolazione e della politica che sente il dovere di offrire, viceversa, proposte idonee ed efficaci per sanare e ricucire gli strappi nel tessuto sociale del Paese e nel tentativo di mantenere l’Italia unica e indivisibile.

Di seguito, pertanto,  il programma completo dell’incontro, che sarà trasmesso in diretta streaming anche da SenatoTV.

Condurrà il giornalista Antonello Caporale e l’incontro avrà inizio con il video dal titolo  Un bambino nato a Firenze, l’altro a Napoli. Trova le differenze”,  a cura di Svimez  e con l’attrice Marisa Laurito.

Seguirà la relazione dal titolo  “L’Italia da marciapiede. I nuovi poveri” a cura del giornalista Marco Tarquinio, Direttore del quotidiano Avvenire.

Il tema dell’assistenza sanitaria sarà trattato nell’intervento  del professore Nino Cartabellotta, Presidente Fondazione Gimbe che parlerà della “salute in corpo”.

Con l’autonomia avremo ospedali di serie A e altri di serie B?” è l’interrogativo che porra’ la dottoressa Monica Calamai, Direttrice Generale delle Aziende Sanitarie di Ferrara.

L’Italia che voglio”, illustra le cinque proposte di Pierluigi Bersani nel dialogo con Maurizio Mannoni, giornalista e conduttore di Linea Notte del TG3.

L’intervento della Vicepresidente del Senato, Senatrice Mariolina Castellone, con “Il nostro cantiere, quaderno di idee per unire il Paese, concluderà il dibattito.

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it