Ministro Guerini: “Rimodulazione operazione “Strade Sicure”

Le due ultime leggi di bilancio, approvate dal Parlamento,  dispongono in generale una graduale riduzione del personale anche per il Ministero della Difesa.  Preso atto della diminuzione del rischio per la sicurezza  delle nostre città, in considerazione che l’operazione “Strade sicure” era stata adottata all’indomani degli attentati terroristici che colpirono diverse città europee.e che  fu pensata con dimensioni che sarebbero dovute essere inferiori a quelle attuali, poi accresciutesi sia nei numeri e nei compiti, il Ministro della Difesa Onorevole Lorenzo Guerini ha rilasciato la seguente dichiarazione:

La rimodulazione dell’operazione “Strade Sicure”, con la riduzione del contingente impiegato, è in corso da oltre un anno in base alla puntuale attuazione di quanto previsto dalle ultime due leggi di bilancio approvate dal Parlamento. Il tema, peraltro, è stato ampiamente discusso, anche in sede di esposizione delle Linee Programmatiche al momento del mio insediamento. La direzione era ed è quella di ritornare gradualmente ad una condizione di normalità dei compiti istituzionali. Ovvero che – così come avviene negli altri Paesi europei – ciascuna istituzione svolga il proprio ruolo: alle forze di Polizia compete il controllo del territorio e dell’ordine e della sicurezza pubblica, alle Forze armate la Difesa del Paese.

Come ho già avuto modo di ricordare già in queste ore, “Strade Sicure” è un’esperienza nata all’indomani degli attentati terroristici che colpirono diverse città europee. È necessario ricordare che inizialmente fu pensata con dimensioni inferiori all’attuale, poi accresciuti sia nei numeri sia nei compiti. In altri termini, si tratta di un’esperienza nata da una logica emergenziale e per una situazione di straordinarietà che, a distanza di anni, non può certo divenire l’ordinarietà.

Proprio in questa direzione, le leggi di bilancio 2021 e 2022 dispongono una graduale riduzione del personale impiegato nell’operazione prevedendo il passaggio da 7.050 unità a 6.000 unità (già attuato) entro giugno 2021, e il passaggio a 5.000 dal 1 luglio 2022. Si sta dunque attuando quanto già previsto e autorizzato, in completo coordinamento con il Ministero dell’Interno, tenendo anche conto dell’attività di reclutamento in corso.

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