Morta la donna che aveva occultato il corpo del compagno in una valigia a Roma

Si chiamava Alma Reale aveva 39 anni ed è stata ritrovata morta. Un mese fa circa era finita nel registro degli indagati per l’occultamento del compagno ritrovato poi in una valigia alla fermata metro.

Ora è stata lei ad essere ritrovata fuori dalla fermata metro Rebibbia con ancora la siringa al braccio. L’immagine che si sono ritrovati i passeggeri della metro è stata “inquietante, raccapricciante e triste” ha raccontato una delle persone che per prima ha visto il corpo della donna morta. “La metro di Rebibbia è piena di telecamere, come è possibile che nessuno si sia accorto di nulla” ha commentato la donna.

Per soccorrere Alma Reale sono intervenuti i sanitari del 112 (ex 118) che, a loro volta, accertata la morte della donna, hanno allertato i Carabinieri. La zona è preda del degrado. Già da tempo i residenti avevano più volte segnalato la presenza di spacciatori di eroina, di nazionalità africana che sono soliti bivaccare stazionare in attesa dei tossicodipendenti sulla corsia laterale di via Tiburtina, davanti ad un minimarket etnico, dove protetti dal degrado dei cespugli vendono la droga. Lo scorso 5 giugno il compagno della donna morta, Alma Reale, era stato ritrovato all’interno di una valigia alla metro Pietralata e proprio in quel caso le macchie di sangue lasciate dal corpo, portarono a casa della coppia. Alma Reale fu interrogata dai Carabinieri e dichiarò che il compagno morì in casa e lei dopo alcuni giorni decise di liberarsi del corpo. La donna venne denunciata per occultamento di cadavere in attesa di processo.

La donna morta era molto conosciuta dai Carabinieri

Ma non è l’unico evento che ha portato il nome della donna morta ad essere conosciuto nella cronaca romana. Lo scorso 8 aprile la donna è stata anche denunciata per abbandono di minore. Infatti lasciò il figlio di appena 2 anni all’interno della propria macchina parcheggiata sempre in zona Pietralata. Luogo dove poi venne ritrovato il corpo del compagno. L’auto era stata aperta e il bimbo salvato dai militari dell’Arma dei Carabinieri e dai Vigili del Fuoco. La madre venne trovata in casa in stato confusionale. Il bambino venne affidato alla nonna e la donna, portata in ospedale per accertamenti e subito dopo denunciata.

 

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