Il Comune di Napoli deve fare i conti con un buco, in buona parte inesigibile, che ammonta a 283 milioni di euro. Il credito è relativo agli affitti del patrimonio immobiliare comunale, come reso noto dalle indagini condotte dalla Procura della Corte dei Conti campana.
A dirigere le operazioni il procuratore Antonio Giuseppone, che oggi ha notificato 15 inviti a dedurre a dirigenti ed ex dirigenti comunali e della “Napoli Servizi”. Tale società, infatti, si occupava per conto del Comune della gestione, dismissione e valorizzazione del patrimonio immobiliare. Enorme anche il dato relativo al danno erariale, che si stima per circa un milione di euro sui circa dieci immobili finora considerati.
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