Gaza: ONU apre inchiesta su fosse comuni

Le Nazioni Unite hanno chiesto che venga condotta una ”inchiesta credibile e indipendente” sulle fosse comuni scoperte a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, dove sono stati rinvenuti 283 cadaveri.

Si tratta di “notizie ‘estremamente preoccupanti” e che necessitano ”ancora una volta” che ”tutti questi siti vengano investigati a fondo” – ha dichiarato il Portavoce della Segreteria generale dell’ONU Stephane Dujarric.

‘E’ una ragione in più per sottolineare la necessità di un cessate il fuoco, per la fine del conflitto, perché abbiamo bisogno di un maggiore accesso per il personale umanitario, una maggiore protezione per gli ospedali. E’ necessario che gli ostaggi vengano liberati” – ha aggiunto Dujarric.

Dal canto loro le Forze di difesa israeliane hanno negato qualsiasi coinvolgimento nel ritrovamento dei corpi da parte della Protezione Civile palestinese. “L’affermazione secondo cui le Idf hanno seppellito i palestinesi è completamente priva di fondamento” – hanno dichiarato le forze israeliane. Secondo l’ONU, alcuni dei corpi sono stati trovati con le mani legate e spogliati dei vestiti.

Le Idf hanno chiarito che durante l’operazione nell’area dell’Ospedale Nasser sono stati esaminati i cadaveri sepolti dai palestinesi – come parte di uno sforzo per localizzare gli ostaggi“.

L’esercito israeliano ha precisato di aver operato in “maniera mirata” all’interno del complesso ospedaliero, solo dove disponeva di informazioni sulla possibile presenza dei corpi degli ostaggi. “Gli esami sono stati effettuati in modo ordinato, rispettando la dignità del defunto e in modo rispettoso” – hanno aggiunto esponenti  delle Forze israeliane, evidenziando che –  i corpi sono stati “riportati al loro posto in modo ordinato e corretto.

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Redazione

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