Nella seconda ondata boom di contagi sul lavoro

Nel Report dell’Inail, aggiornato al 28 febbraio, si legge che la seconda ondata ha avuto sul lavoro un impatto più grande della prima. Il periodo ottobre 2020-febbraio 2021 incide per il 64,4% sul totale delle denunce di infortunio da Covid-19.

I contagi sul lavoro denunciati dall’Inail nella seconda ondata sono il doppio di quelli denunciati nella tra marzo e maggio 2020, con 101.000 denunce a fronte di 50.610. Il mese che ha avuto il numero più alto di denunce finora è novembre quando sono state 38.421.

Rispetto al monitoraggio effettuato al 31 gennaio 2021 con 147.875 denunce, i casi di contagio sul lavoro in più denunciati a febbraio, sono 8.891.

Il 69,6% dei contagi ha interessato le donne e il 30,4% gli uomini. L’età media dall’inizio dell’epidemia è di 46 anni per entrambi i sessi. Il 42,1% del totale delle denunce riguarda la fascia tra 50-64 anni. Seguita da quella 35-49 anni con il 36,8%. L’ l86% dei contagiati sul lavoro è italiano. Il 44,6% delle denunce arriva dal Nord Ovest, con la Lombardia che da sola concentra oltre un quarto delle denunce di contagio sul lavoro con il 26,5%.

La categoria più colpita in questi mesi è stata quella dei tecnici della salute con il 39% delle denunce in cui tre casi su quattro sono donne. L’82,8% sono relative a infermieri, seguita dagli operatori socio sanitari con il 19,3% e infine dai medici con 9%.

Casi mortali nella seconda ondata

Le denunce riguardanti casi mortali sono state 499, per oltre un terzo (il 37,7%) riferite ad aprile. Nel complesso i quasi 500 casi mortali sono circa un terzo del totale dei decessi sul lavoro denunciati da gennaio 2020 a febbraio 2021. Hanno un’incidenza dello 0,5% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da Covid-19 comunicati dall’ISS.

Per i casi mortali, a differenza delle denunce in complesso, è stata la prima ondata dei contagi ad avere avuto un impatto più significativo della seconda. Oltre due terzi delle denunce di casi mortali, il 67,8%, è riferito al periodo marzo maggio, a fronte del 29,6% riferito alla seconda ondata.

L’83,0% dei decessi ha interessato gli uomini e il 17% le donne. L’età media dei deceduti sul lavoro per contagio da Covid è di 59 anni. Il 71,4% del totale delle denunce sui casi mortali riguarda la fascia tra i 50 e i 64 anni mentre il 19% è riferita a persone oltre i 64 anni.

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