Durissime le parole del Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha risposto pubblicamente all’attacco sferrato oggi da Hamas contro Israele. “Cittadini di Israele, siamo in guerra. Non è un’operazione, non è un’escalation, è guerra. Stiamo richiamando un gran numero di soldati riservisti. Il nemico pagherà un prezzo altissimo. Il popolo di Israele è stato attaccato. Siamo in guerra e vinceremo“.
Il messaggio è stato affidato a Facebook, con un video diretto ai cittadini israeliani, invitati da Netanyahu a obbedire agli ordini dell’esercito e delle forze di sicurezza.
Secondo i servizi d’emergenza israleliani, almeno 22 morti finora, circa 200 feriti causati dai razzi lanciati dalla Striscia di Gaza. Il Soroka Medical Center di Be’er Sheva fa sapere di aver ricevuto 80 feriti, alcuni in condizioni gravi. L’Assaf Harofeh Medical Center, nei pressi di Tel Aviv, assiste attualmente 17 pazienti, due dei quali in condizioni serie. Sono, infine, 21 i feriti, di cui due gravi, assistiti al Kaplan Medical Center di Rehovot.
Mosca, intanto, chiede “moderazione” in seguito agli attacchi contro Israele, dichiarandosi sorpresa di quanto fatto da Hamas. “Se l’avessimo saputo l’avremmo evitato“, dichiara Mikhail Bogdanov, Vice Ministro degli Esteri russo, inviato del Cremlino per il Medio Oriente e l’Africa. Le parole di Bogdanov sono state riportate dall’agenzia Interfax. “Siamo in contatto con tutti. Con gli israeliani, i palestinesi e gli arabi e naturalmente, chiediamo sempre la moderazione“.
(Screenshot da Facebook)
