Oggi riapre valico di Rafah, ma in Cisgiordania gli scontri continuano

Il valico di Rafah riapre oggi per consentire l’uscita dalla Striscia di Gaza degli stranieri e dei feriti gravi, grazie alla mediazione del Qatar fra Egitto, Hamas e Israele, in coordinamento con gli Stati Uniti: lo riporta il  Guardian che scrive – Quasi 90 palestinesi feriti e quasi 450 persone con doppia cittadinanza e stranieri hanno lasciato Gaza questa mattina per l’Egitto attraverso il valico di Rafah dopo che le autorità egiziane ne hanno annunciato l’apertura per la prima volta al pubblico, nel 26/mo della guerra tra Israele e Hamas: lo riporta un giornalista dell’Afp sul posto. Palestinesi, persone con doppia cittadinanza e stranieri sono stati autorizzati a entrare nel terminal del valico intorno alle 8:45 ora italiana.

Nuovi scontri, intanto, tra le forze di difesa israeliane e Hamas nella zona di Gaza City, dove i carri armati e la Fanteria dello Stato ebraico hanno preso di mira da ieri gli ingressi dei tunnel e le postazioni di lancio dei razzi. La fonte è sempre il britannico Guardian, che spiega come i miliziani di Hamas hanno risposto con mitragliatrici e missili. Secondo l’Idf sono stati colpiti circa 300 obiettivi da lunedì, tra cui avamposti militari di Hamas, e uccisi “numerosi” militanti, tra cui Nisam Abu Ajina, il comandante del battaglione Beit Lahiya di Hamas.

Undici soldati israeliani sono intanto morti nel Nord della Striscia di Gaza in seguito all’esplosione di un missile anti carro. Le vittime hanno da 18 a 24 anni di età, mentre,  ieri, altri due soldati israeliani sono rimasti uccisi in operazioni, di cui non sono stati forniti dettagli, nella Striscia. “I risultati significativi dei pesanti combattimenti in profondità nella Striscia di Gaza ci costano un prezzo elevato” –  ha dichiarato il Ministro della Difesa israeliana, Yoav Gallant, commentando l’uccisione dei soldati e che ha proseguito – “Siamo pronti e preparati per un’offensiva lunga e complessa che richiede coraggio, determinazione e perseveranza” – ha aggiunto.

Due palestinesi sono morti in Cisgiordania in scontri con i militari israeliani, denunciano fonti mediche palestinesi. Un uomo di 70 anni è stato colpito da un proiettile al viso durante un’operazione di Tsahal a Tubas, a nord di Nabkus. Altre sei persone sono rimaste ferite, una di loro in modo grave. A Beit Ummar, a nord di Hebron, è stato ucciso un 16enne.

Nella giornata di ieri l’attacco al campo profughi di Jabalya, nel nord di Gaza. Secondo testimoni oculari e medici, riporta la Cnn, l’attacco ha ucciso un gran numero di persone e ha lasciato danni catastrofici. Un direttore dell’ospedale ha stimato che i morti siano stati decine.


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