Oggi si celebra la “Giornata del Tricolore”

Il vessillo della nostra Repubblica – meglio noto come tricolore – ha una storia decisamente più complessa e travagliata. Pare che i tre colori accostati facciano la loro prima apparizione nel 1794 (67 anni prima dell’Unità d’Italia) per merito di due studenti dell’Università di Bologna. Entrambi sostenitori dei princìpi contenuti nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino – elaborata nel 1789 durante la rivoluzione francese – e impazienti dell’arrivo dell’armata di Napoleone Bonaparte, decidono di dare vita a un’insurrezione distribuendo tra gli aderenti proprio delle coccarde tricolori. Scelgono il bianco e il rosso perchè erano i colori rispettivamente di Bologna e Asti, mentre il verde viene aggiunto come simbolo di speranza. L’insurrezione però fallisce e vengono condannati a morte. Il tragico epilogo fa sì che la questione del tricolore venga messa da parte per qualche tempo.

Passano però poco meno di 3 anni quando, il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia, il Parlamento della Repubblica Cispadana stabilisce «che si renda universale lo stendardo o bandiera cispadana di tre colori: verde, bianco, e rosso. E che questi tre colori si usino anche nella coccarda cispadana, la quale debba portarsi da tutti». Inoltre, anche i vessilli della Legione Lombarda avevano la stessa foggia: rosso e bianco rimandavano all’antico stemma comunale di Milano (croce rossa su campo bianco), mentre il verde era il colore delle uniformi della Guardia Civica milanese. La bandiera tricolore diventa il simbolo di libertà nei moti e nelle insurrezioni mazziniane in nome dell’unità nazionale. Nel 1848 diventa ufficialmente la bandiera del Regno di Sardegna iniziando a sventolare nella sede del Senato Subalpino di Torino. La versione dell’epoca presentava lo stemma dei Savoia al centro contornato di blu (colore nazionale dell’Italia, da qui la definizione di “azzurri” per gli sportivi che concorrono in qualsiasi disciplina) per evitare che la croce sabauda si confondesse sullo sfondo bianco. Dopo la proclamazione del Regno d’Italia il 17 marzo 1861, il tricolore è di fatto la bandiera ufficiale, ma manca ancora un riconoscimento legislativo che ne stabilisca con precisione le caratteristiche.

La legge che fa chiarezza arriva solo nel 1925 e impone che, oltre ai tre colori verde, bianco e rosso, il vessillo debba avere al centro lo stemma della corona reale. In questa veste, inizia a essere esposta presso tutte le sedi istituzionali e nelle residenze dei sovrani.  «La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni». Così recita l’articolo 12 della Costituzione italiana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948, che esclude lo stemma sabaudo e segna l’elezione ufficiale della bandiera tricolore a simbolo della nuova Italia repubblicana. Dal 1997, il 7 gennaio è diventato ufficialmente la Giornata del Tricolore, istituita inizialmente con l’obiettivo di celebrare il bicentenario della sua nascita.

di Cristina Di Silvio 

(Cristina Di Silvio è  Consigliere  Giuridico ISTITUTO INTERNAZIONALE RELAZIONI DIPLOMATICHE COMM. PER I DIRITTI DELL’UOMO – Dip. Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite – Sez.“Organizzazioni Intergovernative”(Equip. Vice Console)
UNITED STATES FOREIGN TRADE INSTITUTE
Regional Director for the Capital City of Rome, Italy,)

Autore:

Redazione

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it