Dieci anni fa, un ragazzo è divenuto la vittima di un prete. Gli abusi sul minore sono avvenuti quando era ancora un minorenne e a distanza di tempo, la madre non ha ancora ottenuto giustizia. Il responsabile della vicenda è Don Mauro Galli, che all’epoca fu denunciato inizialmente alla Chiesa.
La prima cosa che venne fatta fu spostare semplicemente il prete da una parrocchia ad un’altra. Nel 2015, invece, la denuncia passò ai Carabinieri. Il Tribunale di Milano lo condannò a 6 anni e 4 mesi di carcere. Per la madre del ragazzo sembrava essere finita la vicenda, ma la giustizia ecclesiastica ha assolto il sacerdote. La famiglia non ha però intenzione di arrendersi.
Il ragazzo vuole richiedere la motivazione che ha spinto la Chiesa a definire “non colpevole” il parroco. La spiegazione è solo una: non è consentito consegnare documenti poiché la legge approvata da Papa Francesco non ha carattere di retroattività. La riposta, come inevitabile che fosse, non è stata gradita da Cristina, la madre del ragazzo. Essa stessa ha riferito di voler scrivere una lettera all’Arcivescovo di Milano, Monsignor Delpini.
Prete assolto, la lettera della madre
Le parole scritte dalla madre sono parole piene di dolore e di sconforto per l’ingiustizia subita. Nella lettera si legge: “E’ molto difficile per noi esprimere gratitudine per questa visita. Dopo quell’incontro lei ha preso l’iniziativa di avviare l’indagine previa per accertare i fatti…Disse di essere stato avvisato subito dal parroco di un presunto abuso. Ricorda?”.
La denuncia nei confronti del prete avvenne nel 2012, ma i fatti non bastarono a tenerlo lontano dai ragazzi. Non era lo spostamento da una parrocchia all’altra che avrebbe cambiato le cose. I ricordi del ragazzo sono ormai di un’infanzia spezzata. Ed ora la batosta è arrivata più forte che mai, dopo la notizia che Don Mauro Galli è stato assolto. Cristina dichiara: “Voglio giustizia per mio figlio”.