#IoApro: oggi la ristorazione sfida il Governo e il DPCM

IO APRO: Riapriamo completamente, altrimenti chiudiamo per l’eternità” questo lo slogan che moltissimi titolari nel campo della ristorazione stanno utilizzando per affrontare questo nuovo DPCM e la conferma della chiusura dei bar e ristoranti alle 18.

L’idea porta la firma di Umberto Carriera, titolare di 6 ristoranti nel Pesarese. Volto già noto delle manifestazioni e delle proteste dello scorso ottobre contro “le restrizioni volute dal governo“.
Insieme ad altri esercenti ‘dissidenti’ italiani ha orchestrato un ‘DPCM’ autonomo (Decalogo pratico commercianti motivati), che è la base del “Io apro day”.

L’intenzione della manifestazione “Io Apro” è quella di aprire le attività di ristoranti e bar. Ma anche palestre e piscine, con l’orario e le modalità consuete. Ovvero servizio al tavolo e al bancone sia a pranzo che a cena, indipendentemente dal colore associato alla regione d’appartenenza. Rispettando però le norme anti-contagio in vigore nei mesi estivi.

L’unica restrizione in vigore resta quella del coprifuoco: “I conti devono essere serviti al tavolo entro le 21.45”.

“Io Apro” e l’appoggio di Salvini

Supporto alla manifestazione dal leader della Lega Matteo Salvini che ha organizzato una diretta Facebook, per presentare l’iniziativa “Io Apro” di oltre 60mila imprese, secondo quanto ha assicurato lo stesso Carriera.

C’è voglia di vivere tranquilli, è bene ricordare che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro” dice Salvini.  “Per me la libertà non ha mercato, ritenevo mio dovere dare la parola a chi tutela la salute e mette al centro il lavoro“, conclude l’ex Ministro degli Interni.

 

Immediata la critica a Matteo Salvini da parte di Alessia Morani del PD, Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico, dal suo account Twitter: 

Salvini istiga alla disobbedienza strumentalizzando la sofferenza di una categoria in forte difficoltà come quella dei ristoratori. È il metodo Trump ed io credo sia molto pericoloso oltre che irresponsabile“.Vedremo quindi oggi, quante saranno le attività che realmete aderiscono all’iniziativa e quanti operatori hanno deciso di rispettare le nuove regole.

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