Perugia: arrestati un uomo e una donna per spaccio e violenza sessuale

La Polizia di Stato di Perugia ha dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Perugia a carico di due soggetti, un uomo e una donna, entrambi di circa 40 anni, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché, per uno dei destinatari, anche di violenza sessuale aggravata e di morte come conseguenza di altro delitto.

Le attività investigative, tra cui l’analisi dei cellulari degli indagati, dei tabulati telefonici e la minuziosa disamina delle telecamere di video sorveglianza, hanno documentato che nella serata del 10 aprile 2021 la giovane, poi deceduta, aveva trascorso la prima parte della serata bevendo sostanze alcoliche in un altro appartamento in compagnia di connazionali. Intorno alle 00.45 si era spostata, con un gruppo di loro, tra cui gli indagati, nell’appartamento di via Piazza Vittorio Veneto, dove consumava eroina e cocaina fornitagli proprio dal proprietario di casa.

Nella nottata l’indagato, rimasto solo con la ragazza, che si trovava evidentemente in uno stato di incoscienza per la consistente assunzione di sostanze alcoliche e stupefacenti, approfittando delle precarie condizioni fisiche e psichiche della vittima, induceva la stessa a subire atti sessuali, consistiti nel denudarla parzialmente, nel toccarla nelle parti intime, nel consumare un rapporto orale, scattandole contestualmente fotografie ritraenti le parti intime.

Le violenze si sono consumate sia durante la nottata che nella prime ore della mattina seguente, e cioè poco prima delle 10.00, presumibile orario del decesso. Le indagini, oltre a chiarire i contorni di quanto accaduto, hanno disvelato anche l’attività di commercio di sostanze stupefacenti (cocaina ed eroina e marijuana) messa in piedi dalla donna in qualità di organizzatrice e dall’uomo quale collaboratore abituale.

L’uomo al quale viene contestato anche il reato di morte o lesione come conseguenza di altro delitto è stato associato al Carcere di Capanne, la donna complice nell’attività di spaccio è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari.

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