I Ministri della UE dell’Energia hanno chiesto che entro metà settembre la Commissione Europea proponga interventi di emergenza e temporenei, incluso il price cap sul gas. E’ quanto si legge nelle conclusioni del vertice che si è svolto ieri.
Il Ministro dell’Industria della Repubblica Ceca, Jozef Sikela, che guida la presidenza di turno dell’UE, al termine del Consiglio straordinario sull’Energia ha detto di essere pronto a convocare un’altra riunione straordinaria dei Ministri dell’Energia europei “per decidere misure concrete prima della fine del mese“.
Il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha detto – “In Consiglio sull’Energia a Bruxelles, quindici Paesi si sono pronunciati chiaramente a favore di un price cap generalizzato, tre preferirebbero avere il price cap solo sul gas russo, tre non hanno pregiudiziali ma lo vorrebbero subordinato a verifiche di sostenibilità con una apertura ragionevole e cinque paesi che sono contrari o neutrali. E’ una maggioranza molto forte e per questo abbiamo chiesto alla Presidenza, e verrà messo nel mandato dato alla Commissione, di elaborare al più presto uno scenario“.
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken, dal quartiere generale della NATO a Bruxelles ha dichiarato – “Non lasceremo i nostri amici europei al freddo. Questo però è il momento di scegliere: lasciare alle spalle la dipendenza dall’energia russa, che Mosca non smetterà mai di usare come un ricatto, e procedere alla transizione energetica”.
Palazzo Chigi, in una nota fa sapere – Il Consiglio UE dei Ministri dell’energia segna un passo molto importante nella direzione di ottenere un tetto al prezzo delle importazioni di gas. I Ministri hanno impegnato la Commissione a presentare una proposta specifica entro metà settembre.
La nota conclude – Come l’Italia sostiene dall’inizio del conflitto in Ucraina, un tetto europeo al prezzo delle importazioni di gas è il modo migliore per aiutare le famiglie e le imprese europee, contenere il tasso d’inflazione, ridurre i finanziamenti alla Russia. C’è fiducia che il prossimo Consiglio Europeo dei Capi di Stato e di Governo saprà prendere decisioni ambiziose.
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