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Processo Scagni: arriva la sentenza a 24 anni e 6 mesi di carcere

Colpevole di omicidio, ma riconosciuto seminfermo di mente. I giudici di Genova hanno condannato a 24 anni e 6 mesi Alberto Scagni, il 43enne che il 1 maggio 2022 uccise per strada con 24 coltellate la sorella Alice, più volte minacciata nelle settimane precedenti.

Riconosciuta la premeditazione, ma non l’aggravante della crudeltà. Il pm aveva chiesto l’ergastolo a cui si accodarono anche i legali del marito di Alice, Gianluca Calzona; i genitori dell’assassino e della vittima, puntavano sull’infermità mentale totale.

I genitori di Alberto e Alice Scagni poco prima della sentenza fuori dall’aula aveano dicharato: “È una sentenza già scritta per evitare la valutazione sulle responsabilità delle istituzioni. Perché hanno voluto gettare fango sulla nostra famiglia? Ma che cosa abbiamo fatto di male noi? Siamo stati accusati di aver cresciuto un assassino dunque di essere gli assassini di nostra figlia. Il processo è un’ipocrisia concordata per evitare un grosso lavoro sul discorso responsabilità delle responsabilità, su cui tra l’altro noi abbiamo fatto opposizione

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