Ucraina il punto

Ucraina (29 aprile ore 9:30) – Il punto sulla guerra

Giorno 65. La cronaca di guerra dall’Ucraina si apre con la notizia del primo morto, dopo i circa 10 feriti, dei bombardamenti su Kiev. Assalto dai russi inaspettato che si è tenuto durante la visiva del Segretario Generale dell’ONU Guterres.

Resta centrale la vicenda di Mariupol. Secondo una fonte della difesa americana gli Stati Uniti hanno indicazioni che alcune forze russe stanno lasciando la città e muovendo verso Nord-Ovest, anche se continuano gli scontri per il controllo della città sul Mar d’Azov. Si prepara, intanto, l’evacuazione. “Migliaia di civili hanno bisogno di assistenza che salva la vita – ha detto Guterres molti sono anziani che hanno bisogno di cure mediche e hanno difficoltà a muoversi, hanno bisogno di una via di fuga dall’Apocalisse”. La città intanto versa in condizioni catastrofiche. Si parla addirittura di rischio colera. “Le temperature hanno raggiunto i 20 gradi – denuncia il Consiglio comunale – epidemie potrebbero scoppiare presto in città, per la mancanza di acqua corrente e igiene, la decomposizione di migliaia di corpi sotto le macerie, la catastrofica scarsità di cibo e acqua potabile“. “Gli occupanti non sono in grado di fornire alla popolazione cibo, acqua e medicine. O forse semplicemente non sono interessati a farlo. Bloccano i tentativi di evacuazione. Così la gente muore. Ora a Mariupol si vive in condizioni medioevali. Serve un’evacuazione immediata e completa“, ha detto il Sindaco Vadym Boychenko.

Bombardato ospedale da campo nell’acciaieria Azovstal: soldati uccisi

La città ha subito inoltre ulteriori bombardamenti. Aerei russi hanno colpito un Ospedale da campo sempre nell’impianto siderurgico Azovstal. Alcuni soldati sono rimasti uccisi. Lo riferiscono membri del battaglione di Azov, citati da Kyiv Independent. “Stiamo facendo tutto il possibile per evacuare le persone che si trovano all’interno dell’acciaieria Azovstal” ha detto Guterres, definendo quella di Mariupol “una crisi all’interno di una crisi”. “Ho fiducia e credo, così come lo credono i familiari delle persone che sono bloccate nell’Azovstal, che il Segretario Generale e noi riusciremo ad avere un risultato positivo” ha assicurato Zelensky. Intanto, nelle ultime 24 ore, le forze armate di Kiev hanno distrutto 15 bersagli aerei russi. Lo riporta l’agenzia UKRINFORM citando il Comando dell’Aeronautica Militare dell’Ucraina. Si tratta nello specifico di un aereo, cinque missili da crociera e nove droni.

Dal punto di vista della diplomazia, i riflettori sono tutti puntati sugli USA. Dopo il Senato, anche la Camera degli Stati Uniti ha approvato la legge che darà al Presidente Joe Biden autorità più ampia per aiutare l’Ucraina. Si tratta di un pacchetto di aiuti da 33 miliardi di dollari per Kiev chiesto al Congresso dal Presidente. Nel suo videomessaggio alla nazione Zelensky ha ringraziato il popolo americano e Biden, spiegando che concorda con il commento del Presidente Usa secondo cui il pacchetto “non è economico” ma è necessario per fermare l’aggressione russa. “Ogni volta che contatto i miei partner – ha detto Zelensky – sottolineo che le armi per l’Ucraina in questo momento, del tipo che chiediamo e proprio quando ne abbiamo bisogno, sono una salvezza non solo per il nostro popolo ma per tutta l’ Europa”.


 

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