Rapimento di Kata: la Procura segue l’ipotesi del rapimento

Il Prefetto  di Firenze Francesca Ferrandino, spiegando che l’impiego dei droni, utilizzati dai Vigili del Fuoco, rientra tra gli strumenti del Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse, subito attivato dalla Prefettura quando è stata denunciata la scomparsa della bambina, ha confermato che la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo di indagini con l’ipotesi di sequestro di persona per la scomparsa della piccola Kata.

Ieri ci sono state due riunioni della cabina di regia in prefettura, oggi ne è in programma una terza nel pomeriggio, per fare il punto della situazione per le ricerche.

Noi continuiamo a gestire il piano – spiega il Prefetto Ferrandino – ma d’intesa con la procura, considerata la situazione delicata per il coinvolgimento di una bambina e il ruolo di coordinamento delle indagini che è della magistratura. La nuova riunione della cabina di regia serve a fare il punto della situazione, a valutare se convenga insistere su determinate aree o ampliarle, sempre ripeto d’intesa con la procura“.

La telefonata di un uomo a un’amica della madre sarebbe invece stata opera di una mitomane, secondo le prime indagini.  “La stiamo esaminando – ha detto il Generale dei Carabinieri Gabriele Vitagliano – ma riteniamo che fosse un mitomane. Non ha fornito elementi pratici, né detto perché avrebbe fatto un sequestro, abbiamo elementi per dire che si tratta di una telefonata fallace. Stiamo cercando di rintracciare la persona che ha fatto questa telefonata”. 

Nel frattempo, il padre di Kata, detenuto nel Carcere di Sollicciano a Firenze, ieri ha ingerito detersivo venendo poi portato in ospedale dove è stato sottoposto a lavanda gastrica. Oggi  è rientrato a Sollicciano e nei suo confronti è stato attivato il piano di prevenzione del rischio suicidario, come avviene sempre quando si verificano casi del genere.


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