Rincari previsti sulle bollette di luce e gas :+ 20% e 30%

Specifichiamo che le previsioni non sono sicure al 100% e un intervento dell’esecutivo del Presidente del Consiglio,Mario Draghi, potrebbe rimettere tutto in discussione.


In alternativa, però, gli economisti dell’energia hanno intravisto dei rincari per le bollette della corrente elettrica pari a un quinto, quindi al 20%, mentre, per le bollette del gas, è prevista una crescita anche maggiore. Si parla del 30% e magari anche di più. Un andamento che si traduce, in termini diretti, in un aggravio di +110 euro annui per l’energia elettrica e +281 euro annui per il gas

La risposta definitiva arriverà il primo ottobre,  quando si saprà con certezza di quanto aumenteranno le bollette.

Sarà infatti l’Arera, l’Autorità per l’Energia, a stabilire nel suo aggiornamento trimestrale di quanto sarà l’aumento: rincari che secondo l’allarme lanciato ieri dal Ministro per la Transizione Ecologica,Roberto Cingolani, potrebbero arrivare a 100 euro l’anno per la luce e a 400 euro per il gas.

Perché questi aumenti? Innanzitutto, il mercato dell’energia sta registrando un trend al rialzo dei prezzi di gas ed energia elettrica che dallo scorso luglio ha assunto livelli record. Tra le cause, vanno considerate l’ascesa dei prezzi delle materie prime dovuta alla ripresa economica su scala globale e le ridotte forniture di gas, in particolare quelle dalla Russia. Secondo un report de “El Pais”, le tariffe stanno aumentando moltissimo anche in Germania, che  tradizionalmente ha la bolletta elettrica più cara dell’Unione Europea.

La situazione in altri Paesi europei

Peraltro il mix energetico della Germania è ancora fortemente dipendente dal carbone e dal gas naturale, che sono diventati più costosi negli ultimi mesi e questo assieme all’aumento dei costi della C02, ha fatto salire il costo per mega-wattora. Ma i costi ancora non si fanno sentire in bolletta perché in Germania la fornitura è contrattata per periodi di uno o due anni e ad un prezzo fisso.

Uguale situazione  per la Francia anche qui i costi dell’energia stanno salendo ma i consumatori non ne stanno risentendo perché la maggior parte ha una tariffa fissa con il gigante EDF (di proprietà statale per più dell’80%) che è regolata annualmente.

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