Rischio focolaio di contagi nell’ambito delle semifinali degli Europei

Alla radio Lbc, il Ministro delle Attività Produttive, Kwasi Kwarteng, ha dichiarato che il Governo britannico è “fiducioso” di poter tenere a bada il rischio di un focolaio di contagi Covid alimentato dalla variante Delta nell’ambito delle semifinali degli Europei di calcio e della finale di domenica, ma non può “garantire” il rischio zero.

Questo soprattutto per i 60.000 spettatori ammessi per queste ultime partite di Euro2020 allo stadio di Wembley e sull’impatto di raduni e festeggiamenti per le strade di Londra.

Kwarteng ha dichiarato: “Io penso che siamo in grado di gestire il rischio, ma non possiamo dire che i rischi non esistano quando si hanno migliaia di persone in un un luogo”. Inoltre ha difeso la fine generalizzata delle restrizioni nel Regno Unito annunciata per il 19 dal premier Boris Johnson malgrado il rimbalzo di contagi Delta. Ha  osservato che la gente e il business non possano avere allo stesso tempo le riaperture che chiedono e la pretesa d’una sicurezza assoluta sul Covid.

Il Ministro Tory ha dichiarato: “C’è sempre un margine di rischio nella vita; sono fiducioso che non vi sarà un grande focolaio, ma ora non possiamo garantirlo”. 

Il virologo Fabrizio Pregliasco, docente alla Statale di Milano, ha dichiarato “Le scene che abbiamo visto ieri sera durante i festeggiamenti per la vittoria della Nazionale agli Europei di calcio sono qualcosa di micidiale per la diffusione del virus Sars-CoV-2.  Sono pericolosi i comportamenti dei tifosi che si sono riversati in strada dopo la vittoria degli Azzurri nella semifinale contro la Spagna”.

Ammonisce Pregliasco: “Non è bello perché significa proprio abbassare la guardia e rendere più facile la vita a questo virus. Questo è un rischio non calcolato. Per fatti analoghi, risulta che a Copenhagen il 16 e poi il 17 a San Pietroburgo due focolai ci sono stati”.

In vista della finale di domenica prossima, Pregliasco suggerisce: “non sarebbe male riuscire a organizzare delle cose per quanto possibile controllate, magari con piazze a ingressi contingentati e Green pass, ma credo che sarà difficile. E’ chiaro che poi i cortei e i caroselli in macchina con i clacson non sono evitabili, ma speriamo di non passare dai clacson alle sirene delle ambulanze“.


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