Si torna a parlare di colori e dall’8 marzo, l’Italia torna a vedere più color arancione che giallo. I contagi aumentano e inevitabilmente, anche le misure restrittive per tentare di tenere sotto controllo la situazione. Le belle giornate nei week end hanno sicuramente favorito una maggiore uscita delle persone, ma con essa, anche il maggior rischio di contagio.
A queste, si aggiungono le varianti, che in questo momento sono divenute le forme prevalenti di Covid: al primo posto, quella inglese che riguarda la metà dei casi attuali. Questo ha anche un altro significato, ovvero il rischio di passare da zona arancione a rossa per alcune Regioni: Emilia Romagna e Campania sono quelle più “gettonate”. La Toscana, invece, rimarrà molto probabilmente in fascia arancione e potrebbe essere seguita da Veneto, Lazio, Liguria e Puglia.
Rischio zona rossa per Campania ed Emilia Romagna
Mentre molte Regioni combattono sperando di non passare in fascia arancione, c’è chi invece vede di fronte a sé il rischio di entrare in fascia rossa. Si tratta di Emilia Romagna e Campania.
Bologna e Modena e le sue province, saranno in zona rossa a partire da oggi 4 marzo fino al 21. Stabilita la zona “arancione scuro” fino all’11 marzo per 14 Comuni della Ausl di Imola. Stessa fascia per Rimini, Ravenna e Cesenate e la Regione, registra il 57,6% dei contagi con la variante inglese. Stefano Bonaccini, Presidente dell’Emilia Romagna, ha mostrato la sua preoccupazione: “Se questa crescita, avvenuta in 10-15 giorni, non trova un’accelerazione nella risposta rischiamo di essere travolti”.
Anche la Regione Campania, con percentuale del 59,3% di contagi da variante inglese, passerà con molta probabilità in zona rossa. Il Direttore della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva ha dichiarato: “Dipende dai parametri ma rischiamo, la settimana prossima, di entrare in zona rossa”.