Sciopero dei trasporti: Napoli autostrada bloccata, Roma metro a singhiozzo

Ha preso via lo sciopero nazionale dei trasporti pubblici. Alitalia a causa dello sciopero si è vista costretta a cancellare 127  voli, tra nazionali e internazionali. La compagnia ha attivato un piano straordinario che prevede l’impiego di aerei più capienti per riprenotare i viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni. Alitalia informa quindi che: “i passeggeri coinvolti nelle cancellazioni possono controllare su quale volo sono stati riprenotati collegandosi al sito www.alitalia.com e inserendo, nella sezione ‘i miei voli’ in home page, il proprio nome, cognome e il codice di prenotazione”.

Intanto a Napoli è stata bloccata una rampa di accesso all’autostrada nella zona Porto della città. Gli attivisti sono partiti con la loro protesta con un corteo partito da piazza Mancini. In città sono chiuse le funicolari centrale e Chiaia, regolare invece quella di Montesanto, cosí come la linea 1 della metro, ad eccezione della stazione IV Giornate che è chiusa al pubblico.

A Roma è iniziata invece una manifestazione con corteo che parte da piazza della Repubblica e arriverà  a piazza Madonna di Loreto. Attese circa duemila persone. Il centro storico della capitale è ovviamente presidiato dalle Forze dell’Ordine. Disagi al traffico in quel quadrante della città e la Metro C è chiusa e le linee A e B sono a servizio ridotto. É chiusa anche la ferrovia Termini-Centocelle.

Sembrerebbe che a Milano le metropolitane funzionano regolarmente e non si segnalano, al momento, particolari criticità infatti l’Atm ha confermato che: “A Milano il servizio sta proseguendo su tutte le linee metropolitane. Il traffico potrebbe rallentare la circolazione delle linee di superficie” e che “l’agitazione del personale delle linee di superficie e metropolitane è consentita dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio”.

A Genova è partito il corteo con oltre 2.500 persone per protestare contro le politiche del Governo Draghi in tema di sicurezza e salute sul lavoro, salari, precariato e licenziamenti. Nel corteo anche alcuni centri sociali con in testa i militanti del centro sociale Terra di nessuno.

 

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