Confermato lo sciopero dei tassisti di oggi. A sottoscriverlo tutte le sigle sindacali. I tassisti, che aderiranno all’iniziativa, su tutto il territorio nazionale, si fermeranno dalle 8 di questa mattina alle 22. Lo scioperò culminerà nel corteo di Roma.
Al centro della protesta di questo comparto c’è il “ddl concorrenza“. Il dispositivo, secondo quanto si legge, “promuoverà la concorrenza, anche in sede di conferimento delle licenze, per stimolare standard qualitativi più elevati“. Contestualmente, inasprirà le sanzioni per chi esercita abusivamente questa attività, ridurrà gli adempimenti amministrativi e semplificherà la normativa in merito a “i vincoli territoriali, le tariffe e i sistemi di turnazione, anche in conformità alla giurisprudenza della Corte costituzionale“.
Ma il comporta ha subito storto il naso. A loro vedere il decreto di legge andrà a deregolamentare ulteriormente il settore favorendo le multinazionali. “La normativa che disciplina il settore è già stata revisionata e adeguata ai tempi nel 2019 e ha abbondantemente superato il vaglio di legittimità della Corte costituzionale, allora presieduta dal Ministro Marta Cartabia”, commentano i sindacati. “Ad oggi – propongono – occorre solamente concludere l’iter di riforma con l’approvazione dei previsti decreti attuativi e di un Dpcm per la disciplina delle app, già nella disponibilità legislativa della Presidenza del Consiglio“.
USB Taxi: “in campo tutte le nostre forze per contrastare queste misure“
A ribadire la posizione dei lavoratori anche USB Taxi, coordinata da Riccardo Cacchione. “Con questo provvedimento si pensa probabilmente di fare gli interessi di qualche soggetto forte, di introdurre un modello all’americana che non ci permetterà di portare a termine la giornata e non ci permetterà di arrivare alla fine del mese“, dichiara Cacchione. Poi rilancia: “metteremo in campo tutte le nostre forze per contrastare queste misure: arriviamo dall’emergenza Covid che ha messo a dura prova tutto il settore e nonostante questo siamo sempre stati in prima linea per garantire un servizio pubblico essenziale in piena emergenza sanitaria“.