Scontri a Montecitorio durante la manifestazioni dei ristoratori

Scontri a Piazza Montecitorio durante un sit-in di protesta dei ristoratori e di altre categorie sull’emergenza chiusure per il Covid. La situazione è degenerata e si è arrivati ad uno scontro tra manifestanti e Forze dell’Ordine, con lancio di fumogeni e oggetti. Alcuni manifestanti sono stati identificati e fermati. Un poliziotto sarebbe rimasto ferito durante i disordini che sono nuovamente scoppiati in Piazza Montecitorio. La polizia ha effettuato una nuova carica quando i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine.

Tra loro bandiere blu di Italexit, il movimento del senatore ex M5S Gianluigi Paragone e un manifestante con il copricapo di pelo e le corna e il viso dipinto col tricolore italiano ricordava quello reso celebre dall’assalto al Parlamento statunitense a inizio anno.

In precedenza in piazza Montecitorio aveva preso la parola al microfono, tra gli altri, il deputato di Forza Italia Vittorio Sgarbi. Molti dei presenti peraltro non indossavano la mascherina.

“Siamo imprenditori, non delinquenti”. È quanto urlavano ai megafoni e al grido “libertà”, decine di persone si sono avvicinate al cordone delle forze dell’ordine con le mani alzate, intonando cori e chiedendo di potersi avvicinare a Palazzo Chigi. In piazza si alternano momenti di tensione a slogan contro il Governo.

Presenti militanti di CasaPound in piazza Montecitorio che si sono uniti alla protesta dei ristoratori di #ioapro. “Siamo qui – spiega Luca Marsella, Consigliere municipale di Cpi intervenuto dal palco – per dare sostegno a italiani che non si arrendono e che hanno il coraggio di opporsi ad una gestione criminale dell’emergenza sanitaria del Governo, anche rischiando in prima persona. Noi siamo al loro fianco e non solo a parole, ed anche se è politicamente scorretto sostenere chi non ha intenzione di sottostare alle folli imposizioni del Governo, crediamo che sia assolutamente necessario ed inevitabile ribellarsi a Dpcm, già dichiarati incostituzionali dai giudici, che calpestano il diritto al lavoro. Quella di oggi è una protesta sacrosanta come lo è la loro rabbia. Non intendiamo vedere il nostro popolo morire un Dpcm alla volta”.

“Fonte: le immagini sono dell’Agenzia Vista  e realizzate da  Alexander Jakhnagiev”

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