Il giallo nel giallo: Serena Fasan aveva 37 anni, era mamma di un bimbo di due anni e faceva la farmacista. È stata trovata morta a casa dal compagno quando è rientrato da lavoro.
L’uomo al rientro a casa ha trovato la porta spalancata e il corpo di Serena Fasan senza vita. In concomitanza della chiamata al 118 l’uomo è andato a vedere come stesse il loro piccolo Ettore che fortunatamente dormiva nel suo lettino. I soccorsi sono stati tempestivi, ma, purtroppo, non hanno potuto far altro che constatare la morte della giovane Serena Fasan.
Ma il giallo si infittisce allorchè lo zio della donna, poche ore dopo la sua morte, si è suicidato lanciandosi dal ponte del torrente Astego. Ora quindi i Carabinieri hanno deciso di incrociare le due indagini per capire se l’uomo fosse stato implicato o meno nella morte della nipote. L’ipotesi, al momento, è che l’uomo si sia suicidato per lo choc, dopo aver appreso della morte della nipote.
Accanto al cadavere di Serena Fasan è stato rinvenuto lo smartphone, che potrebbe fornire ulteriori indizi agli inquirenti. L’ipotesi per la morte della farmacista per ora è quella del malore anche se non si ha una risposta in merito alla porta di casa trovata spalancata.
Spetterà ora all’autopsia comunicare la causa della morte di Serena. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, non sarebbero stati rinvenuti segni di violenza sul suo corpo, né evidenti segni di effrazione su porte e finestre dell’appartamento. Tra le piste valutate dagli inquirenti viene così a mancare l’ipotesi della rapina.