Siccità :ora è allarme

La crisi climatica travolge l’Italia anche sul fronte idrico e la siccità è alle porte così come il conseguente rischio di razionamento dell’acqua potabile. L’ipotesi, che presto potrebbe diventare realtà in varie zone della penisola, è stata formulata a causa delle alte temperature anticipate

L’estate 2022, iniziando con parametri da bollino rosso già il primo weekend di giugno, si prospetta come una sfida per la gestione dei bacini e il prezzo da pagare è quello della limitazione verso l’impiego quotidiano delle risorse.

Il quadro appare critico in varie zone del Paese, lo denuncia l’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche.

Il  Po in sofferenza.Mai così da 70 anni

A lanciare l’allarme è l’Osservatorio sulla crisi idrica del fiume, che si è riunito ieri in seduta straordinaria a Parma. All’incontro hanno partecipato anche gli esperti dell’Autorità di bacino, che fa capo al ministero della Transizione Ecologica, ma anche Regioni, Protezione civile e portatori d’interesse . E il verdetto è tutt’altro che incoraggiante: una situazione del genere, infatti, non si era mai verificata negli ultimi 70 anni. Con effetti a dir poco devastanti per il comparto agricolo del bacino padano – si stima che i danni si aggirino intorno a un miliardo di euro – e per il settore idroelettrico.

La situazione sta diventando drammatica – sottolinea Meuccio Berselli, segretario generale di AdBPo (Autorità Distrettuale del Fiume Po) – perché oltre al fatto di avere una portata limitata e le piogge che stanno mancando, abbiamo altri due fattori molto importanti. La temperatura è più alta di 2-3 gradi, in alcuni punti anche quattro gradi, rispetto alla media del periodo. E manca completamente la risorsa della neve, quindi il magazzino e lo stoccaggio in montagna di acqua”.

La mancanza di precipitazioni sta causando gravi preoccupazioni per i produttori agricoli e il conseguente rischio sulla disponibilità di cibo. È quanto afferma Coldiretti Modena in riferimento all’allarme siccità lanciato dall’Osservatorio del Po. L’assenza di piogge intense e continuative sta provocando danni alle coltivazioni . Nei campi, precisa l’Associazione, manca infatti l’acqua necessaria ad irrigare le coltivazioni che si trovano in una situazione di stress idrico che mette a rischio le produzioni in buona parte del Paese, in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate.

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