In Italia, fino al 2019 meno di mezzo milione di italiani lavorava da casa, contro gli oltre 5 milioni del 2021. L’introduzione dello Smart Working ha costituito una novità che ha portato con sé grandi cambiamenti nelle abitudini dei lavoratori. A confermarlo è il rapporto sul benessere nel lavoro da casa 2022 di NFON, che ha intervistato gli smart worker di sei Paesi europei, capendo come vivono la nuova situazione. Il dato che è apparso più evidente e che è emerso dalla ricerca è quello che conferma come, lavorando da casa, si lavori di più rispetto a prima: forse con piu’ stress, ma al tempo stesso, il lavoratore dispone di più tempo libero a disposizione.
Quasi per 3 lavoratori su 10 con lo smart working hanno aumentato il proprio carico di lavoro, mentre per 1 lavoratore su 4 è cresciuto il numero di ore che dedica al lavoro. Tuttavia, all’aumento del lavoro, corrisponde, per il 36% degli intervistati, più tempo da dedicare alla famiglia e agli amici, mentre quasi 3 lavoratori su 10 possono praticare più sport rispetto a prima.
Lo Smart Working evita, ovviamente, lunghi spostamenti e offre una pianificazione del lavoro più flessibile nell’arco della giornata con la possibilità di avere più tempo a disposizione, grazie anche all’orario di lavoro personalizzato, l’alfabetizzazione digitale e altri fattori di welfare che possono contribuirvi.