Il Ministro Roberto Speranza, ha dichiarato: “Zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane”.
Lunedì mattina gran parte dell’Italia diventerà “gialla”, con un allentamento dei divieti. Questo alleggerirà il clima pesante respirato nelle ultime settimane a causa di un indice Rt elevato che finalmente si è abbassato.
É stato merito sicuramente di una nuova interpretazione del Dpcm che ha eliminato la terza settimana di ‘osservazione’ per passare nella fascia di minor rigore. Interpretazione sollecitata dai Governatori pressati dalle categorie più colpite della stretta.
La Sicilia e la Provincia autonoma di Bolzano diventeranno arancioni, mentre Puglia, Sardegna e Umbria lo resteranno. E nonostante la Campania sarà gialla, Torre Annunziata si dichiara arancione.
Cosa ne pensano gli esperti
“Il ritorno in area gialla non significa normalità.” afferma il coordinatore del Cts Agostino Miozzo: “E’ necessario evitare assembramenti poiché c’è il rischio assolutamente reale che la curva schizzi rapidamente verso numeri difficilmente gestibili”.
Sottolinea Miozzo che è fondamentale ricordare cosa è successo la scorsa estate quando “molti si sono proiettati al ritorno alla normalità senza comprendere che il virus era, come oggi, attorno a noi”.
Walter Ricciardi, consigliere scientifico del Ministro Roberto Speranza, sottolinea: “Per contrastare la diffusione del coronavirus non serve un lockdown come marzo 2020 ma una zona rossa adeguatamente rispettata. A ottobre avevo detto di fare un lockdown a Milano, non è stato fatto. Poi siamo stati costretti ad adottare misure più dure a Natale e per questo oggi possiamo permetterci qualche timida riapertura”.
Ricciardi aggiunge: “Le cose vanno fatte prima, il virus va preceduto. Ma agire prima significa essere impopolare. Da domani zona gialla quasi ovunque ed è un problema. La gente si prende giustamente tutti gli spazi che vengono concessi. Se si può andare nei centri commerciali, la gente ci va. Gli operatori economici dovrebbero pretendere il tracciamento dal Governo e dalle Regioni. I paesi che hanno fatto questo, non si fanno più sfuggire il virus”.