Starace (Enel): ‘su elettrolizzatori idrogeno l’Europa ha molto da dire’

Francesco Starace, Ceo e Direttore Generale di Enel, partecipando a un Convegno online su strategia sull’idrogeno e transizione energetica organizzato dal Sole 24 Ore ha detto:  “Sugli elettrolizzatori l’Europa ha ancora molto da dire. E’ un’industria nata in Europa e ancora presente. L’elettrolizzatore è ancora un bene di lusso, usato per applicazioni molto particolari. Ma le industria spesso nascono da applicazioni di nicchia che poi richiedono un’industrializzazione. E ci sono i presupporti perché questo avvenga nel campo degli elettrolizzatori. Questo si vedrà nei prossimi anni”.

Starace ha aggiunto che “L’utilizzo dell’idrogeno da elettrolisi ha un alto contenuto energetico. All’inizio va considerato per la chimica, i fertilizzanti e per la decarbonizzazione dell’industria dell’acciaio e del cemento. Sarebbe una sciocchezza invece produrre idrogeno con l’elettricità per poi riprodurre elettricità come anche usarlo per il riscaldamento”.

Enel ed Eni, società energetiche leader al mondo, stanno lavorando insieme per sviluppare progetti di idrogeno verde attraverso elettrolizzatori alimentati da energia rinnovabile. Gli elettrolizzatori saranno posizionati nelle vicinanze di due delle raffinerie Eni presso cui l’idrogeno verde possa rappresentare la migliore opzione di decarbonizzazione. Ciascuno dei due progetti pilota includerà un elettrolizzatore di circa 10 MW e si prevede che inizino a generare idrogeno verde entro il 2022-2023.

Già in precedenza, Francesco Starace aveva dichiarato a proposito della collaborazione tra i due colossi italiani dell’energia: “Siamo interessati ad esplorare con Eni il promettente settore dell’idrogeno verde. Insieme, abbiamo identificato un paio di siti da cui iniziare con i primi progetti. Il sistema generale che abbiamo in mente funzionerà come un circuito chiuso in cui l’elettrolizzatore alimentato da energia rinnovabile e la raffineria saranno presso lo stesso sito, evitando così la costruzione di complesse infrastrutture di trasporto per l’idrogeno. Desideriamo vedere l’idrogeno verde rifornire i processi di raffineria e bioraffineria di Eni e stiamo lavorando per avere il primo sistema operativo prima della fine del nostro attuale piano triennale”.

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ha detto che la  “collaborazione con Eni per lo sviluppo dell’idrogeno verde rientra della più ampia strategia di transizione energetica di Eni. Il nostro obiettivo è quello di accelerare la riduzione della nostra impronta carbonica, implementando le migliori soluzioni applicabili a basse emissioni di CO2, verdi o blu, per ridurre le nostre emissioni dirette e fornire prodotti bio ai nostri clienti “.

Nel segmento dell’idrogeno verde, il Gruppo Enel sta sviluppando progetti anche in Spagna, Cile e Stati Uniti. Se i miglioramenti economici attesi nel settore dell’idrogeno verde dovessero essere confermati, il Gruppo prevede di aumentare la sua capacità di produzione di idrogeno verde a oltre 2 GW entro il 2030.

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