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Sulla ratifica del MES, infuria la polemica tra Giorgetti (MEF) e la Premier Meloni

Sembrerebbe la ratifica del MES il campo di battaglia su cui si svolge lo scontro tra Giorgia Meloni e il suo Ministro dell’Economia Giorgetti che vuole adeguarsi a quanto deciso dalla maggior parte degli Stati dell’Europa e il suo Capo di Gabinetto afferma: “il MES non produrrebbe nuovi o maggiori oneri, non si intravede un peggioramento del rischio e anzi potrebbe portare a un miglioramento del rating dell’Italia”.

Secondo altre voci del  Governo il parere del Capo di Gabinetto Stefano Varone è tecnico, e sarà anche vero, ma gli  effetti  sono tutti politici visto che, di fatto, sblocca il sì al MES e incrina non poco il muro tirato su da Giorgia Meloni alla ratifica del Meccanismo Europeo di Stabilità, generando forti tensioni nel Centrodestra, perchè i più irremovibili sull’argomento sono proprio gli esponenti della Lega che è  il Partito di Giorgetti.

Proprio giorni fa Giorgia Meloni era tornata a parlare di MES, raggelando l’Unione Europea. La Presidente del Consiglio, partecipando al ‘Forum in Masseria’ da Vespa, aveva detto: “Il Mes è un tema che sarebbe stupido aprire adesso, per due ragioni: la prima è che non ho cambiato idea sul MES, ma è una parte di una serie di strumenti che vanno discussi nel loro complesso. Non ha senso ratificare la sua riforma se non sai cose prevede il nuovo patto di stabilità e crescita”.

“Il MES – aveva precisato  – è uno stigma che ora rischia di tenere bloccare delle risorse in un momento in cui invece stiamo tutti cercando risorse e  poi non verrebbe utilizzato da nessuno. Spero che si affronti questo tema in modo pragmatico e non come in Italia, in modo ideologico”.

Nel tardo pomeriggio di ieri, durante una cerimonia dell’Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, Giorgetti si è ritrovato di fronte alla Premier che senza mezzi termini gli avrebbe detto:  “Se non riesci a contenere i tuoi forniamo il destro agli scalmanati che vogliono far saltare tutto”.  Ma Giorgetti replica facendo sapere che  il provvedimento Salva Stati, identificato dall’acronimo MES, conviene all’Italia per almeno tre ragioni:  perchè mette in sicurezza un Paese dall’alto debito pubblico,  perchè protegge i titoli di Stato e perchè in realtà, secondo il Ministro, il trattato non presenta   controindicazioni per l’Italia.

Il Tesoro ha, quindi, messo nero su bianco che dalla ratifica dell’accordo sul MES, almeno  per quanto riguarda gli effetti diretti sulle grandezze di finanza pubblica su cui non discendono nuovi o maggiori oneri rispetto a quelli autorizzati in occasione della ratifica del trattato istitutivo del Meccanismo europeo di stabilità del 2012. Nella lettera inviata al Presidente Giulio Tremonti si dice che “non si rinvengono nell’accordo modifiche tali da far presumere un peggioramento del rischio legato a suddetta istituzione“.

L’Italia è, dunque, al bivio essendo al momento  l’unico Paese a non aver ancora sottoscritto la ratifica e come era logico aspettarsi  arrivano le reazioni delle Opposizioni. “La maggioranza è nel caos. Dopo quanto avvenuto alla Camera sul Mes, con il ministero dell’Economia che sconfessa la propaganda del governo, al Senato non riesce a far approvare emendamenti e va sotto. Questo esecutivo non sta in piedi, incapace di passare dalla propaganda ai fatti», ha detto la segretaria del Partito democratico ,Elly Schlein.

Le tensioni all’interno della Maggioranza crescono e forse non è stato solo un caso se oggi la Premier  Meloni  ha annullato il Consiglio dei Ministri che era stato precedentemente convocato.

 

 

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