TIM dovrà rimborsare le bollette pagate ogni 28 giorni. Lo dice il Tribunale

Tra il 2017 e il 2018 le compagnie telefoniche avevano “architettato” lo strattagemma di far pagare le bollette invece che ogni mese, ogni 28 giorni. La prima a utilizzare questo “scherzetto” fu l’allora “Wind” che passò alla bolletta ogni 28 giorni già nel 2015. Dopo qualche anno si sono accodate anche le altre compagnie ovvero TIM, Vodafone, Fastweb. Addebitare le bollette relative alla telefonia fissa ogni 28 giorni obbligava i consumatori a pagare tredici mensilità all’anno invece di dodici. 

A dicembre del 2017, l’Agcom accolse le richieste delle associazioni dei consumatori e sanzionò per 1,16 milioni di euro ciascuno Tim, Vodafone, Wind-Tre e Fastweb per non aver rispettato le modalità di comunicazione nel rinnovo delle offerte. 

Sempre a dicembre del 2017, grazie alla battaglia di Altroconsumo, prende vita la legge  172/2017 che entrerà in vigore ad aprile 2018 e che obbliga gli operatori telefonici al ritorno della fatturazione mensile per i servizi di telefonia fissa.

A luglio del 2019 dopo una lunga “guerra” di ricorsi tra Agcom, Tar Lazio e Consiglio di Stato arrivò  la sentenza definitiva del Consiglio di Stato che respinse il ricorso di Wind-Tre, Vodafone, Tim e Fastweb intimando le compagnie di rimborsare i giorni erosi con le tariffe a 28 giorni.

Poi arrivò la svolta a favore delle compagnie telefoniche. Il 12 luglio 2021, il Tar accolse i ricorsi presentati dalle quattro compagnie telefoniche,  sospendendo di fatto le maxi sanzioni da 228 milioni di euro imposte dall’Antitrust. 

Tuttavia, mercoledì 20 ottobre, il Tribunale di Milano ha confermato, con una sentenza in base alla quale, per ora, la compagnia telefonica TIM dovrà rimborsare i clienti che tra il 2017 e il 2018 avevano pagato la bolletta ogni 28 giorni, invece che ogni 30 giorni.

Una sentenza simile era stata data anche per Wind-Tre nei primi giorni di luglio; sentenza che poi come detto venne annullata dal Tar del Lazio perchè “mancavano elementi indiziari, gravi precisi e concordanti, tali da delineare un quadro sufficientemente chiaro“. Queste mancanze sono state risolte nel processo contro TIM che ora dovrà rimborsare tutti i suoi clienti.

Ma non sarà una cosa automatica. Per poter avere il rimborso i clienti dovranno farne specifica richiesta. TIM inserirà una nota nella fattura che conterrà tutte le indicazioni sulla richiesta di rimborso. Tale avviso riguarderà anche gli ex clienti, che saranno informati attraverso una lettera. La comunicazione sarà pubblicata anche sui principali giornali.

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