Ucciso dalle forze francesi leader jihadista del Gran Sahara

Il capo del gruppo jihadista dello Stato islamico del Gran Sahara (EIGS) è stato “neutralizzato” dalle forze francesi. Si tratta di Adnan Abou Walid al-Sahrawi. Macron lo ha annunciato su Twitter. “Questo è un altro grande successo nella nostra lotta contro i gruppi terroristici nel Sahel“, ha aggiunto il Presidente francese.

Escalation nel terrorismo, dal Fronte Polisario ad al-Qaeda

Al-Sahrawi nasce a El Aaiún, in Marocco, da una ricca famiglia di commercianti. La famiglia migra poi in Algeria. Da giovane si unisce al Fronte Polisario, organizzazione militante e movimento politico per la liberazione del Sahara Occidentale dall’occupazione militare di Spagna, Marocco e Mauritania, attiva sin dagli Anni Settanta.

Dopo la laurea in Algeria, nel 1998, aderisce all’Unione dei Giovani Sahrawi. Nel 2010 a una fazione di al-Qaeda nel Maghreb islamico, diventandone presto il portavoce. Nel 2013 si autodefinisce Capo di un’organizzazione chiamata Mujahideen Shura Council a Gao, in Mali. Nel 2015 dichiara fedeltà ad Abu Bakr al-Baghdadi, Califfo dell’autoproclamato Stato Islamico sorto tra Iraq Nord Occidentale e Siria orientale.

Autore di numerosi attentati fra Mali, Niger e Burkina Faso

Ad Al-Sahrawi e all’EIGS si fanno risalire numerosi attentati, anche ad occidentali, nella strategica ‘zona dei tre confini’: Mali, Niger, Burkina Faso. Nel 2019 gli Stati Uniti avevano offerto 5 milioni di dollari a chi avesse fornito informazioni su lui.

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