Ucraina il punto

Ucraina (2 giugno ore 9) – Il punto sulla guerra

Giorno 99 di guerra. La cronaca dal campo fa puntare ancora gli occhi verso Severodonetsk dove ci “sono civili che si riparano nei sotterranei dell’impianto chimico Azot”. Lo riferisce il Governatore della regione di Luhansk, Serhiy Gaidai. Mosca controlla oltre i 2/3 della città. Lo confermano anche fonti di Kiev.

Altri bombardamenti a Stryiskyi, nell’oblast di Leopoli. Ferite nella città, finora relativamente risparmiata dal lancio di missili, 5 persone. Leopoli fra l’altro ospita molti degli sfollati interni in fuga dall’Est del Paese. Pare che sia stato preso di mira il tunnel ferroviario di Beskydy, inaugurato nel 2018, che passa sotto i Carpazi e collega il sistema ferroviario ucraino-europeo.

Zelensky denuncia 200mila minori ucraini portati con forza in Russia

Il messaggio di Zelensky è stato di accusa: dito puntato contro la Russia. Zelensky denuncia 200.000 minori ucraini portati con la forza in Russia, compresi quelli negli orfanotrofi. Zelensky durante la Giornata internazionale dei bambini ha spiegato che finora 243 bambini sono stati uccisi nella guerra, 446 sono stati feriti e 139 sono dispersi. “Lo scopo di questa politica criminale non è solo quello di rubare le persone, ma di far dimenticare a coloro che sono deportati l’Ucraina“, ha detto Zelensky. “L’Ucraina non può essere conquistata, il nostro popolo non si arrende e i nostri figli non diventeranno proprietà degli occupanti“, ha aggiunto.

Dopo l’Eurovision arriva una soddisfazione per il Paese aggredito da Putin. Zelensky ha parlato di “due ore di felicità a cui non siamo abituati”. “Ci sono momenti in cui non servono molto le parole! Solo orgoglio”! Grazie ragazzi! ” . Con queste parole – su Telegram – si è complimentato con la nazionale di calcio dopo che si è qualificata per la finale playoff dei mondiali di calcio. “Sono andati, hanno combattuto, hanno preservato e hanno vinto perché ucraini! – ha dichiarato Zelensky – una gioia per i nostri militari, per tutto il nostro paese. Stiamo tutti combattendo, ognuno sul proprio fronte”.

Mentre il pacchetto di sanzioni UE è sospeso per il ‘no’ di Orban, c’è attesa per il vertice OPEC. Al tavolo Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti pronti a sostituire il greggio russo soggetto alle sanzioni occidentali. Secondo il Wall Street Journal alcuni membri dell’OPEC stanno valutando l’idea di sospendere la Russia dall’accordo per consentire ad altri produttori di pompare più greggio come richiesto dagli Stati Uniti e dalle nazioni europee.


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