Ue: Italia tra Paesi rosso scuro

I commissari dell’Unione Europea per la Giustizia e per gli Affari Interni, presentano in conferenza stampa le misure per gli spostamenti all’interno e all’esterno dell’Ue per migliorare il coordinamento tra i Paesi membri.

La Commissione Ue propone che tutti i viaggi non essenziali siano fortemente scoraggiati finché la situazione epidemiologica non sia migliorata considerevolmente. Ciò riguarda specialmente le zone in rosso scuro.

Per chi viene da quelle aree, gli stati devono prevedere un test prima della partenza e una quarantena all’arrivo. La Commissione nella sua proposta che aggiorna le regole sui viaggi scrive: “Visto che la capacità di test è aumentata, gli Stati dovrebbero usare di più i test pre-partenza anche nelle aree arancioni, rosse o grigie. Chi rientra nel proprio Stato di residenza dovrebbe invece poter fare il test appena arrivato”.

Le indicazioni non si applicano ai transfrontalieri, che per lavoro o motivi di famiglia passano i confini molto spesso, e ai lavoratori del settore dei trasporti.

La Commissione ha deciso di presentare le nuove proposte “alla luce delle nuove varianti del virus e gli elevati numeri di contagi e della necessità di evitare chiusure delle frontiere e divieti di viaggi diffusi”.

L’Ue propone il rosso scuro

La Commissione Ue propone l’aggiunta del rosso scuro, alla mappa del rischio del Centro europeo per il controllo delle malattie. Il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders, ha annunciato: “La nuova categoria di rischio si applica alle aree in cui il tasso di notifica delle infezioni di 14 giorni è di 500 o più”.

L’Italia è tra i Paesi Ue con alcune zone che diventano quindi rosso scuro. Lo ha affermato il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders, anticipando i risultati di una simulazione della nuova mappa del contagio in Ue.

Didier Reynders ha aggiunto: “Dieci-venti Paesi Ue presentano zone ad alto rischio che passano nella categoria rosso scuro. Tra questi ci sono ampie zone del Portogallo e della Spagna e alcuni territori in Italia. Inoltre Francia, Germania e Paesi scandinavi”.

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