Per la prima volta un Consiglio Affari Esteri dell'Ue si terrà fuori dall'Unione Europea. L'incontro, in programma oggi, è organizzato a Kiev, in Ucraina

Ue, Patto migranti: c’è l’intesa sui cinque pilastri del piano

Raggiunta l’intesa sui cinque pilastri del Patto sui migranti e l’asilo. Ad annunciare l’accordo tra Consiglio e Parlamento Ue il Commissario Margaritis Schinas con un post su X.

Stessa piattaforma utilizzata anche dalla Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola: “Il 20 dicembre 2023 passerà alla storia. Il giorno in cui l’Ue ha raggiunto un accordo fondamentale su una nuova serie di regole per gestire la migrazione e l’asilo. Ancora una volta l’Europa ha sfidato le previsioni. Sono molto orgogliosa del fatto che con il Patto per la migrazione e l’asilo abbiamo ottenuto risultati e fornito soluzioni“.

A commentare l’intesa, definita storica dalla Mestola, anche la Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen: “La migrazione è una sfida europea che richiede soluzioni europee. Gli Stati membri alle nostre frontiere esterne devono gestire la migrazione illegale, che spesso mette a dura prova la loro protezione delle frontiere. Il Patto sulla migrazione e l’asilo garantirà una risposta europea efficace a questa sfida europea. Significa che saranno gli europei a decidere chi arriva e chi può restare nell’Ue, non i trafficanti. Significa proteggere chi ha bisogno“.

Così in una nota la Von der Leyen, che ha anticipato le considerazioni della Commissaria europea agli affari interni, Ylva Johansson: “Abbiamo raggiunto l’accordo politico, per una migliore protezione delle nostre frontiere esterne, più solidarietà, più garanzie per i vulnerabili e i richiedenti asilo, il tutto basato sui nostri valori europei: sono davvero orgogliosa, ce l’abbiamo fatta”.

Soddisfatto anche Margaritis Schinas, vice Presidente della Commissione Europea: “Chi premerà il bottone della solidarietà sarà sicuro che avrà una risposta, la solidarietà diventerà la norma. Ma ci sarà sempre un’alternativa ai ricollocamenti. Oggi apriamo un nuovo capitolo sulla migrazione: Moria di Calais, Lampedusa, sono testimonianza del costo della mancanza dell’Europa. Il Patto sulla migrazione sarà uno dei grandi risultati di questa Commissione, insieme ai vaccini e al sostegno all’Ucraina“.

C’è anche chi non ha gradito l’accordo raggiunto, come il Governo dell’Ungheria. Lo fa sapere il Ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, contestando il contributo obbligatorio per tutti gli Stati al meccanismo di solidarietà. “Respingiamo con forza questo patto sui migranti. Non lasceremo entrare nessuno contro la nostra volontà“, ha affermato Szijjarto.

Critica anche la posizione di Amnesty International, che in una nota afferma come l’accordo Ue sul Patto per la migrazione e l’asilo farà arretrare la legislazione europea in materia di asilo di decenni e porterà a una maggiore sofferenza umana. Eve Geddie, direttrice dell’Ufficio istituzioni europee di Amnesty International, sostiene che il Patto non agevola concretamente gli Stati in cui le persone arrivano per la prima volta in Europa, come l’Italia, la Spagna o la Grecia. “Invece di dare priorità alla solidarietà attraverso i ricollocamenti – spiega Geddie – gli Stati potranno semplicemente pagare per rafforzare le frontiere esterne, o finanziare Paesi al di fuori dell’Ue“.

(Foto da Pixabay)

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