UE, procedura per valutare infrazione Dsa contro X

Il social di Elon Musk, X, già Twitter, finisce nel mirino dell’Ue. La moderazione dei contenuti, la trasparenza della pubblicità: questi gli aspetti che la Commissione Europea vuole valutare. Motivo per cui l’Ue ha avviato un procedimento formale per stabilire se il suddetto social possa aver violato il Digital Services Act.

La lente d’ingrandimento, ora, sarà posta sulla diffusione di contenuti illegali nel contesto degli attacchi terroristici di Hamas contro Israele, che ha spinto la Commissione ad avviare una procedura formale di infrazione contro X.

Da valutare, quindi, il rispetto degli obblighi del Dsa in materia di contrasto alla diffusione di contenuti illegali nell’Ue. Si valuteranno, di conseguenza, la percezione del rischio e le misure di mitigazione adottate da X per contrastare la diffusione di contenuti illegali. Nel mirino dell’esecutivo Ue anche l’efficacia delle misure adottate per combattere la manipolazione delle informazioni sul celebre social.

Sarà valutata anche la capacità di X di aumentare la trasparenza e si indagherà su presunte carenze nel fornire ai ricercatori l’accesso ai dati accessibili al pubblico di X, nonché carenze nell’archivio degli annunci di X.

Il social di Elon Musk dovrà fare i conti con la Commissione anche per il design, poiché ritenuto ingannevole a causa dei segni di spunta collegati a determinati prodotti in abbonamento. Questo, di fatto, è il primo procedimento formale avviato dall’esecutivo Ue. Dopo l’avvio formale del procedimento, la Commissione Ue lavorerà ulteriormente sulla raccolta delle evidenze, inviando ove necassario, richieste di informazioni, conducendo interviste e ispezioni.

L’esecutivo, inoltre, ha il potere di accettare l’assunzione di eventuali impegni da parte di X, finalizzati a sanare le questioni oggetto del procedimento.

In relazione alla Dsa, l’ex Twitter è designata e catalogata come Very Large Online Platform, già dal 25 aprile scorso. L’Ue, in quell’occasione ha perso atto del dato dichiarato da X, che affermava di avere 112 milioni di utenti attivi mensili nell’Unione. E proprio in qualità di Very Large Online Platform, X avrebbe dovuto rispettare gli obblighi previsti dalla Dsa.

(Foto da Pixabay)

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