Unipol, utile in calo nel 2020

Il Cda di Unipol, si legge in una nota, comunica che il Gruppo chiude il 2020 con un utile di 864 milioni di euro, in calo del 20,5% sul 2019, esercizio che beneficiava di una posta di 421 milioni legata alla contabilizzazione della quota in Bper. Il risultato normalizzato segna un progresso del 23,6% a 905 milioni.

Il Cda ha proposto una cedola di 0,28 euro ad azione, superiore del 55% ai 18 centesimi del 2019, dopo che lo scorso anno anno la compagnia non aveva distribuito alcun dividendo, come chiesto dall’Ivass. Il risultato dell’esercizio in corso “è atteso positivo e in linea con gli obiettivi” del piano al 2021.

La redditività del Gruppo Unipol, riporta il comunicato, è stata spinta dal forte calo dei sinistri. questo, infatti,  ha permesso al settore danni di chiudere con un utile ante imposte normalizzato di 1.124 milioni, dagli 810 milioni del 2019. Inltre ha consentito  di compensare il risultato del vita, che ha realizzato utili pre-tasse scesi da 236 a 71 milioni, ma anche  quello delle altre attività (immobiliare, alberghi, holding) la cui perdita ante imposte è salita da 84 a 128 milioni.


Abbastanza soddisfacenri i risultati della controllata assicurativa UnipolSai, che ha chiuso il 2020 con un utile netto di 853 milioni, in crescita del 18,3% sul 2019. Ha proposto ai soci una cedola dividendo di 0,19 euro per azione, in crescita del 18,7% Nell’esercizio la raccolta è scesa del 12,9% a 12,2 miliardi, per effetto del calo sia del danni (-3,5% a 7,9 miliardi) che del vita (-26% a 4,3 miliardi).

Bene il comparto della salute, con UniSalute che ha visto i premi crescere del 7,7% sul 2019. In forte progresso anche l’indice di solvibilità, salito alla fine dello scorso anno al 214%, dal 187% del 2019.

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Redazione

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