30 anni dalla scomparsa del prodigio della moda: Enrico Coveri

Sono passati 30 anni dalla scomparsa Enrico Coveri, venuto a mancare il 7 dicembre 1990 a Firenze all’età di 38 anni. Ha 25 anni fu il primo stilista italiano a far sfilare la propria collezione pret-a-porter a Parigi, per questo il mondo della moda lo elesse enfant prodige nel 1977.

Ha soli 21 anni organizza la sua prima sfilata. Da allora le sue collezioni sono entrate nella storia della moda: la sua passione per i colori forti e le paillettes, elemento distintivo del suo brand, usate in modo rivoluzionario. Nutriva una forte passione per l’arte contemporanea: la sua collezione di dipinti, compreso il ritratto firmato da Andy Warhol, è stata la punta di diamante di più mostre.

Francesco Martini Coveri, nipote dello stilista, ha raccontato: ”Il dolore non ha trovato soluzione, son passati 30 anni ma sembra ieri. Penso di non esagerare a dire che Enrico è stato uno dei geni della creatività italiana. Per tante persone è ancora vivo nei ricordi. Era autodidatta, parlava francese, inglese. Mi dispiace non averlo vicino, anche professionalmente, per vedere cosa avrebbe fatto” continua ”Era uno zio molto presente in famiglia una persona che nonostante avesse ottenuto il successo, la domenica andava a fare colazione e poi a messa con la mamma e la nonna. Andavo a pranzo e avevo accanto Andy Warhol. Un giorno, a mezzanotte, mio zio chiamò a casa, avrò avuto 13 anni, disse ‘sveglia Francesco che andiamo a fare uno spaghetto con Madonna’. Un’altra volta mi venne a prendere a scuola per portarmi a Roma a vedere Michael Jackson. Suggeriva di ‘guardare dove non guardano gli altri’, quando tutti riconoscono una capacità artistica bisogna guardare anche oltre”.

Oggi la sorella Silvana, Amministratore unico e il nipote Francesco, nel ruolo di Direttore creativo, portano avanti la sua eredità. ”Mi sono trovato naturalmente a seguire le collezioni, ero quello più vicino alle sue idee – ha dichiarato Francesco – Mi ritrovo in tutto quello che ha fatto. Basta pensare all’uso del colore”.

 

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