X-Factor: la grande novità dell’edizione 2021. Addio alle categorie

L’edizione 2021 di X-Factor era partita già con l’ultima puntata della stagione scorsa. Ovvero con l’abbandono della guida del programma da parte di Alessandro Cattelan. E in quel preciso momento tutti si erano chiesti: “chi prenderà il suo posto?“.

La risposta arrivò mesi dopo con il nome di Ludovico Tersigni, classe 1985 attore e musicista, che non viene accettato da tutti come “erede” di Cattelan e ricevendo così tantissime critiche. Soprattutto ancora prima di vederlo all’opera. Poi sono arrivate le conferme; ovvero Emma, Mika, Manuel Agnelli e Hell Raton saranno ancora i giudici del talent-show.

Ma la grande novità riguarda i partecipanti. Da questa edizione si dirà addio alle famose “categorie“. “Via le etichette di genere, di età e di formazione nella scelta delle proprie squadre” con questo annuncio i giudici di X-Factor presentano l’edizione 2021. “Una svolta importante. Succede solo da noi. Ci permetterà di approfondire i diversi approcci musicali in maniera più netta e più libera dai paletti del format. Le persone contano. Più dei format. Sono contento di fare parte di questa piccola rivoluzione e orgoglioso di esserne parte attiva” dice Manuel Agnelli frontman degli Afterhours. Il suo commento continua con “se ci fossero 7 gruppi meritevoli di andare alle fasi finali e degli over penosi, perché devo per forza portare i secondi?“.

Anche Emma è molto contenta di questa nuova decisione: “curiosissima di affrontare questa nuova sfida senza le barriere dei generi. Gli autori sono riusciti a portare a casa questa bella scommessa. Saremo i primi nel mondo a farlo, è giusto così, quando si è veramente liberi si vivono emozioni ed esperienze molto più profonde“.

Mika di suo commenta così la nuova “regola” del programma: “espressione musicale e artistica dell’individuo. È uno show che provoca e alimenta la libertà di espressione. Ora più che mai, la rimozione della suddivisione nelle tradizionali categorie non è solo un fantastico passo avanti, ma è anche necessario. Un artista non dovrebbe essere predefinito in base al sesso o all’età. Un artista non deve competere sulla base di queste divisioni, ma sulla forza della propria visione artistica e musicale“.

 

 

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