Lo shopping ibrido: acquisti con l’intelligenza artificiale

La pandemia sta danneggiando la vendita al dettaglio, è previsto che per il 31 dicembre ci sarà un crollo del 3,5% a livello globale per circa 500 miliardi di dollari in meno. I costi per mantenere i negozi aperti stanno sgretolando il sistema classico di fare spese a favore dell’e-commerce.

Ad essere maggiormente colpiti sono i negozi di abbigliamento e scarpe, i grandi magazzini, i negozi di arredamento e di articoli per la casa. La crisi da coronavirus sta tramutando lo shopping in una nuova modalità: luoghi fisici dove i consumatori si recano per provare o comprare beni e servizi, ma senza entrare in contatto con il personale o con gli altri clienti, si interfaccia direttamente con sistemi robotizzati comandati dall’a.i. (intelligenza artificiale).

Lo shopping reinventato è il tema centrale del nuovo report mondiale a cura di Euromonitor International che segnala come: “Il calo maggiore avviene per i rivenditori specializzati in abbigliamento e calzature, per i grandi magazzini di articoli per la casa e i specialisti dell’arredamento. Combinati, questi tre canali concluderanno il 2020 con un calo delle vendite di 543 miliardi di dollari. Al contrario, l’e-commerce e i rivenditori di generi alimentari più moderni hanno visto un aumento delle vendite stimolate dalle quarantene. L’e-commerce aumenterà di 443 miliardi di dollari nel 2020 mentre ipermercati, discount, supermercati e minimarket arriveranno di 111 miliardi”.

Da quanto riporta l’indagine lo shopping online infastidisce i compratori, il 46% dei consumatori connessi desidera provare prima di acquistare. Perciò, anche tra 10 anni, i punti vendita fisici continueranno a giocare un ruolo strategico anche se saranno evoluti e rivoluzionati per i clienti sempre più internet-addicted.

Le vetrine diventeranno interattive e i consumatori potranno ordinare pane e dolci guardando da fuori la merce esposta. Gli ordini saranno impacchettati dal personale interno al negozio e pronti in appositi armadietti all’esterno del negozio, fronte strada. I clienti che lo desiderano potranno comunque entrare nel negozio tramite identificazione biometrica e farci un giro senza assembramenti” dichiara Euromonitor.

 

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