Aggiornamento le linee guida del vaccino AstraZeneca

Un gruppo strategico di esperti per le vaccinazioni dell’Oms, ha fatto un aggiornamento delle linee guida sul vaccino AstraZeneca, in base a dei casi di Tts segnalati dopo la somministrazione. Si legge: “Con il vaccino anti Covid di AstraZeneca, una sindrome molto rara con trombosi associate a una bassa conta piastrinica è stata segnalata da 4 a 20 giorni dopo la vaccinazione. Una relazione causale tra il prodotto e la Tts è considerata plausibile, sebbene il meccanismo biologico di questa sindrome sia ancora in fase di studio”. 

Inoltre aggiungono gli esperti nell’aggiornamento: “La maggior parte di questi casi sono stati segnalati dal Regno Unito e dall’Unione europea. C’è una notevole variazione geografica per quanto riguarda l’incidenza segnalata, con pochissimi casi segnalati da Paesi non europei, nonostante l’ampio uso del vaccino in questi Paesi. Una stima del rischio di Tts al di fuori dall’Europa richiede un’ulteriore raccolta e analisi dei dati”.

Ricordano peraltro: “I dati del Regno Unito (al 31 marzo 2021) suggeriscono che il rischio di Tts è di circa 4 casi per 1 milione di adulti vaccinati (1 caso ogni 250mila), mentre nell’Ue il tasso è stimato di circa 1 caso su 100mila”.

No a seconda dose con trombosi rara nell’aggiornamento

Il gruppo si esperti spiega: “Al momento non è noto se vi sia un rischio di trombosi con sindrome da trombocitopenia (Tts) dopo la seconda dose del vaccino anti-Covid di AstraZeneca. In ogni caso, le persone che hanno manifestato Tts dopo la prima dose non dovrebbero ricevere la seconda“.

E aggiungono: “A mano a mano che i dati di ulteriori studi saranno disponibili, permettendo una migliore comprensione della fisiopatologia della Tts e della sua relazione con il vaccino le raccomandazioni sulla vaccinazione verranno aggiornate, se opportuno”.

Rapporto benefici-rischi più alto con l’età

Gli esperti dell’Oms aggiungono nel loro aggiornamento: “Il rapporto tra benefici e rischi del vaccino anti Covid di AstraZeneca è superiore nei gruppi di età più avanzata poiché il rischio di esiti gravi di Covid-19, inclusi eventi tromboembolici correlati all’infezione, aumenta con l’età. I dati dall’Europa suggeriscono che il rischio di Tts potrebbe essere più alto negli adulti più giovani rispetto agli adulti più anziani, anche se non sono stati ancora identificati fattori di rischio specifici per questi eventi”.

Concludono poi: “Nei Paesi in cui è in corso la trasmissione di Sars-CoV-2 il vantaggio della vaccinazione nella protezione contro Covid-19 supera di gran lunga i rischi. Tuttavia, le valutazioni del rapporto rischio-beneficio possono differire da Paese a Paese. Pertanto, nelle loro strategie di immunizzazione, i Paesi dovrebbero considerare la loro situazione epidemiologica, i rischi individuali e a livello di popolazione, la disponibilità di altri vaccini e le opzioni alternative per la mitigazione del rischio”.


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