Aria in casa: la qualità è importante

Una cosa invisibile con cui pero conviviamo tutti i giorni è la qualità dell’aria in casa. Da un sondaggio condotto da Gioel, azienda che si occupa dell’abbattimento dell’inquinamento indoor, emerge che l’87,37% degli intervistati non si è mai interessato alla qualità dell’aria di casa propria.

L’inquinamento è un fenomeno planetario e nessun luogo ne è immune. La principale fonte inquinante è l’aria che entra dall’esterno attraverso porte o finestre.

Marcello Svaldi, esperto di inquinamento indoor, dichiara che: “Le particelle di inquinamento atmosferico, unite ai particolati ed alle polveri entrano nelle nostre case. Queste vengono eliminate con grande difficoltà. E’ necessario non solo aprire le finestre, ma creare corrente d’aria per almeno 10 minuti più volte al giorno, per avere un reale ricambio di aria”.

La stessa ricerca ha evidenziato che i detersivi chimici sono ancora quelli più utilizzati per la detergenza. Infatti il 67,48% degli italiani preferisce acquistare i detergenti chimici contro il 32,52%  che invece acquistano i detergenti green.

I composti organici volatili sono, infatti, un’altra importante fonte di inquinamento indoor ed è rappresentata da detersivi, detergenti, deodoranti, formaldeide, cosmetici e vernici. Le molecole di questi composti rimangono a lungo nelle nostre case finendo per essere respirate.

La polvere non è possibile eliminarla del tutto, si può però ridurre la sua concentrazione. L’anidride carbonica, che emettiamo nel corso della respirazione, se raggiunge alti livelli di concentrazione, comporta un malessere facilmente riconoscibile. Ecco perché sentiamo il bisogno fisico di areare la camera da letto, il salotto o l’ufficio.

Gli esperti di “aria in casa”

Svaldi spiega che: “In caso di un’infezione in corso come la pandemia in atto, tutti questi fattori possono determinare il contagio. La qualità dell’aria indoor può influire sul fenomeno. In sintesi, è come se le molecole di polvere e di inquinamento rappresentassero dei veicoli a bordo dei quali le goccioline microscopiche di saliva infette viaggiano, prima di evaporare o di depositarsi sulle superfici”.

Il 47,57% nel 2020 preferisce pulire casa più volte alla settimana, seguito dal 33,01% degli italiani che sceglie di fare la pulizia una volta alla settimana. Solo il 16,99% è quella fetta del campione che preferisce pulire tutti i giorni.

Le soluzioni per difendersi dall’inquinamento indoor sono molteplici. Vanno dalle buone pratiche universali come l’aerazione dei locali, lasciare le scarpe fuori casa, a soluzioni più tecnologiche per esempio purificatori d’aria ecologici.

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