Il Market Watch Npl di Banca Ifis, presentato durante i lavori di ‘Future Proof’, l’11esima edizione dell’Npl Meeting organizzato dall’istituto, svoltosi oggi a Villa Erba, Cernobbio, sul lago di Como, ha ipotizzato che isono attedi nuovi crediti deteriorati nel triennio 2022-2024, per un importo stimato di 82 miliardi di euro, con un incremento di 10 miliardi e con un picco previsto nel 2023.
Alcuni elementi di stabilità dell’economia italiana, secondo il rapporto, potranno mitigare l’incremento: la ricchezza e il modesto indebitamento delle famiglie, la resilienza delle imprese che continuano a investire, gli interventi pubblici e il miglioramento della solidità e redditività delle banche che già alla fine del 2021 avevano raggiunto un Npe ratio del 4,1%, inferiore al target Eba del 5%.
Un dato che alla fine di quest’anno, secondo le stime, scenderà al 3,2%.
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