Biagio Antonacci: nominato chi deciderà le sorti di “Mio Fratello”. Sarà plagio?

Era l’estate del 2018 quando “Mio fratello” di Biagio Antonacci scalava le hit parade. Biagio Antonacci quell’estate era ormai dappertutto: in ogni radio, in ogni programma TV. Soprattutto il video della sua canzone era uno dei più trasmessi. Video che ha visto la regia di Gabriele Muccino e interpretato dallo stesso Biagio Antonacci insieme ai fratelli Beppe e Rosario Fiorello.

Sembra che per il brano “Mio fratello” sia giunto l’ambito premio di “tormentone“. Ma qualcosa non quadra. Soprattutto non quadra a Lenny De Luca, pianista e compositore. Nè in quella estate, nè nell’autunno successivo e  in realtà mai, Lenny De Luca comincia a ricevere gli introiti dovuti. Secondo  il pianista “Mio fratello” sarebbe in realtà la sua “Sogno d’amore“, brano depositato alla SIAE nel 2007 dallo stesso compositore e sempre secondo quanto afferma il musicista  “Mio fratello” riprenderebbe otto battute e il ritornello di “Sogno d’amore“.

Lenny De Luca ha atteso fino a settembre 2019, anno in cui ha deciso di sporgere denuncia per plagio.  La SIAE quindi deliberò di “accantonare i proventi maturati e maturandi per le pubbliche utilizzazioni fino alla risoluzione definitiva della controversia“. 

Biagio Antonacci però non è l’unico accusato di aver copiato “Sogno d’amore“. De Luca, infatti,  avrebbe inviato anche a Ramazzotti e alla sua casa discografica un invito a sottoscrivere una negoziazione assistita, in quanto ci sarebbero delle corrispondenze melodiche anche con la canzone “Due respiri” firmata da Eros Ramazzotti, Luca Chiaravalli e Saverio Grandi, con cui Chiara Galiazzo si esibì nella semifinale di X-Factor del 2012.

L’esperto per Biagio Antonacci e Lenny De Luca

Ora il Tribunale di Milano ha nominato un esperto che dovrà riferire al giudice  Vincenzo Carnì se “Mio fratello” di Biagio Antonacci è un plagio di “Sogno d’amore” di Lenny De Luca. Il nome di questo esperto è quello del concertista lecchese Alberto Sgrò. Il pianista, compositore e docente di musica, ha ricevuto due giorni fa l’incarico di CTU ovvero di Consulente Tecnico d’Ufficio. Il maestro Alberto Sgrò fu il CTU della causa intentata nel 2014 contro Zucchero Fornaciari dal produttore discografico Alberto Carpani, che negli anni Ottanta aveva cavalcato il successo come disc-jockey con lo pseudonimo di Albert One.

Spetterà ad Alberto Sgrò il compito di sentenziare se i due brani sono gli stessi oppure no. 

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