La Borsa di Milano chiude la seconda seduta della settimana in calo (-0,3%) ma recuperando i minimi toccati all’avvio di Wall Street con la caduta dei tecnologici Usa sul Nasdaq e la flessione del greggio.
Atlantia (+3,18%) in attesa dell’offerta di Cdp, Blackstone e Macquarie per l’88% di Aspi che potrebbe collocarsi nella parte alta della forchetta di 8,5-9,5 miliardi. Bene Unicredit (+2,15%) malgrado la risalita dello spread Btp-Bund a 96 punti base.
In fondo finiscono Amplifon (-4,62%), Diasorin (-2,8%) e Stm (-2,69%) quest’ultima in linea con i produttori di microchip che hanno risentito della marcia indietro di molti tecnologici del Nasdaq già avvertita nella seduta di lunedì.
Borse europee allineate con segno meno
I listini europei terminano contrastati dietro a Wall Street. Francoforte lascia sul terreno lo 0,61%, mentre Parigi e Londra guadagnano lo 0,21 per cento.