Carrara: una ragazza di 24 anni violentata. Fermato un giovane coetaneo

Secondo una prima ricostruzione la ragazza, una 24enne di Berlino in vacanza da sola nel nostro paese, si trovava a passaggio a Carrara, dove si sarebbe fermata prima di raggiungere alcuni amici in un’altra località. E domenica sera avrebbe deciso di fare un bagno al mare e di cenare al sacco in una piazzetta poco lontana dalla spiaggia.

Lì sarebbe stata avvicinata da un uomo, di cui la ragazza non ha saputo specificare la nazionalità, né ha saputo fornire una descrizione, che l’avrebbe aggredita e violentata. Dopo l’aggressione la giovane avrebbe iniziato a girare per Carrara fino a quando non ha incontrato una guardia giurata a cui ha chiesto aiuto. 

L’uomo avrebbe poi accompagnato la ragazza in ospedale dove le hanno subito riscontrato i segni della violenza. L’aggressione sarebbe avvenuta la notte tra domenica 23 e lunedì 24. La 24enne, dopo essersi ripresa dallo choc, ha fornito alcuni particolari del suo aggressore, in base a quali i carabinieri sarebbero poi arrivati a un giovane extracomunitario, quasi coetaneo della ragazza. L’uomo è stato fermato su iniziativa dei carabinieri del comando di Carrara, poco dopo la denuncia della 24enne, in quanto “fortemente indiziato“.

Le parole del Comandante dei Carabinieri di Carrara

Ammiravo il mare, mi hanno buttata a terra e stuprata” queste le parole della ragazza; “Era arrivata a Marina di Carrara da poco per fare un bagno. È una studentessa di Berlino, abituata a viaggiare da sola con la sua auto. Era diretta da alcuni suoi amici in Toscana, ha fatto sosta a Marina di Carrara. Ha fatto un bagno, poi si è fermata in spiaggia per cenare e bere un bicchiere di vino.

Poco dopo è stata aggredita da uno sconosciuto che l’ha trascinata dietro un muretto e costretta a un rapporto” ha spiegato il maggiore Cristiano Marella, comandante della compagnia dei carabinieri di Carrara, che ha aperto l’indagine, continuando: “A quell’ora in zona mare non c’è quasi nessuno; poi per fortuna ha incontrato un vigilante notturno e, grazie a un traduttore sul suo cellulare, è riuscita a spiegare quello che le era successo. A quel punto siamo intervenuti noi“.

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